BOLOGNA – La Regione Emilia Romagna è al lavoro per elaborare una proposta di “riparazione” che possa correggere il Dpcm emanato dal Governo in merito alla chiusura di cinema, teatri e luoghi di cultura. “Costanti aggiornamenti saranno forniti in merito all’evoluzione dello scenario, che già nelle scorse settimane ha visto protagonista lo stesso presidente Bonaccini nell’attivazione di un dialogo per scongiurare la chiusura dei luoghi della cultura”. Queste le parole dell’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori, in risposta a una interrogazione del consigliere di ER-Coraggiosa Federico Amico, che chiedeva alla Giunta “di intervenire presso il Governo per mitigare le misure previste dal nuovo Dpcm e di fare chiarezza anche sulle attività complementari come la corsistica”, sottolineando che “cultura, socialità e partecipazione, anche in questa fase, sono elementi non sacrificabili, essenziali per la coesione sociale, la tenuta democratica, la ripartenza e la nostra crescita di cittadini. I lavoratori dello spettacolo continuano a essere tra i più colpiti dall’emergenza Covid e come Regione abbiamo il dovere di sostenerli, così come le associazioni culturali diffuse sul territorio”.
Il consigliere di Coraggiosa ha proposto anche l’istituzione di un tavolo permanente che coinvolga non solo i grandi operatori del settore ma anche le maestranze dello spettacolo e delle rappresentanze delle scene minori e indipendenti. “Le nuove misure di restrizione – ha ribadito Amico – renderanno le attuali forme di supporto al settore culturale di gran lunga insufficienti a garantire un dignitoso tenore di vita per gli addetti del comparto che dal colpo inferto con la recente decretazione nazionale rischia seriamente di non riaffacciarsi sulla scena”.
La risposta di Felicori ha soddisfatto Amico, che ha nuovamente insistito sull’importanza della rapidità di intervento, alla stregua di tutti gli altri soggetti economici. «A questi impegni – ha concluso – devono fare seguito adeguati ristori, anche se questa parola, che mortifica le professionalità interessate, non rende affatto l’idea delle infinite implicazioni che comporta la povertà culturale di una società”.
cinema Regione Emilia Romagna cultura Federico Amico teatri chiusi Mauro Felicori assessore













