REGGIO EMILIA – Si rafforza l’alleanza tra Reggio Emilia e l’Appennino per la salvaguardia delle foreste, con l’obiettivo principale di assorbire più CO2. L’inserimento del nostro capoluogo e di altri comuni del territorio nella rete Mab ‘L’Uomo e la Biosfera’ rappresenta per Reggio il primo grande riconoscimento Unesco e un importante ampliamento della Riserva dell’Appennino tosco-emiliano.
“Questo porta con sé grandi opportunità dal punto di vista dell’attrattività turistica, dal punto di vista della promozione territoriale, dal punto di vista della costruzione anche di strategie comuni tra città e montagna nella gestione delle politiche ecologiche ed energetiche”, le parole del sindaco di Reggio Luca Vecchi.
Il tema è stato al centro di un convegno ai Chiostri di San Pietro, al quale hanno partecipato tutte le realtà coinvolte, perchè ‘la strategia ecologica va affrontata attraverso un sistema di alleanze, per costruire una vera e propria cultura della sostenibilità ‘- ha detto il sindaco Vecchi. Tra le novità, l’adesione di operatori del settore culturale, che si impegnano a compensare, attraverso il sostegno attivo dei boschi dell’Appennino, l’impatto degli eventi organizzati in città. In concreto, per sostenere gli ecosistemi forestali e il patrimonio boschivo, le imprese e le organizzazioni potranno acquistare i cosiddetti ‘crediti di sostenibilità’. Questi andranno a compensare le emissioni di CO2 connesse alla loro attività e a promuovere, tra gli altri, la regolazione idrica, fornitura di cibo e legname, il mantenimento della biodiversità e il raffrescamento dell’aria.
“In questo modo dalla città viene un contributo alla migliore gestione dei boschi dell’Appennino e in questo modo i boschi dell’Appennino si attrezzano ad affrontare il cambiamento climatico”, commenta il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli.
All’interno della strategia di forestazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, anche lo stesso Comune si impegna in una cooperazione attiva con il Parco, “dall’idea di creare una serie di vivai diffusi e la possibilità di adottare per cittadini ed enti piante e foreste dell’appennino”, come ha sottolinea l’assessora all’ambiente Carlotta Bonvicini.
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