REGGIO EMILIA – Prendete la passione per il mare e il pesce, la passione per la buona cucina e quella per la convivialità. Poi tritate, mescolate, amalgamate e riscaldate, come farebbero loro. Solo così avrete la Congrega dei Liffi, prestigioso sodalizio reggiano arrivato al traguardo dei 40 anni. Correva infatti il 1981 quando un gruppo di amici, pescatori subacquei riuniti nell’associazione Sesto Continente e capitanati da Pietro Scapinelli, fondò la Congrega.
“A un certo punto decisero di mettersi insieme per provare le ricette di pesce e cucinare quello che vedevano e pescavano sott’acqua”, spiega il vicepresidente della Congrega Gianlugi Cuoghi.
Da allora i Liffi di strada ne hanno fatta tanta. Oggi hanno una sede tutta loro, una casa colonica a Quattro Castella con una magnifica cucina di 130 metri quadrati da fare invidia ai migliori ristoranti. Qui, ogni mercoledì sera, i soci si dividono in 4-5 squadre, ciascuna delle quali si dedica alla preparazione di una delle ricette previste dal menù della serata. Ore di lavoro al banco e ai fornelli e poi tutti a tavola per cenare insieme. Mentre i commensali assaggiano la portata, il caposquadra spiega come è stata preparata.
“Alla fine si giudica se il piatto può essere degno di entrare a far parte della storia della Congrega dei Liffi”, continua Cuoghi.
I soci sono una settantina, diversi per età ed estrazione sociale, ma uniti da una passione divorante. Da qualche anno Gianluigi Cuoghi, titolare di un’agenzia immobiliare a Sassuolo, è il motore dell’associazione. Attenzione: i Liffi non fanno ristorazione. Cucinano solo per sé e per pochi fortunati ospiti che i soci possono invitare. Ma come si diventa soci? “Il percorso didattico prevede la partecipazione a un corso di primo livello e a uno di secondo livello, dopodiché l’allievo può fare domanda di fare un anno in prova come socio della Congrega dei Liffi”.
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