REGGIO EMILIA – Giovedì mattina personale della Vigilanza Ittica della Fipsas (Federazione Italiana per la Pesca Sportiva e le Attività Subacquee), insieme a un volontario, ha recuperato da un’enorme buca d’acqua nel Crostolo migliaia di pesci che stavano per essere condannati a morte dalle secche estive. “Se non fossimo intervenuti – afferma il responsabile reggiano Fipsas – li avremmo trovati a pancia all’aria entro pochi giorni”.
Tra le 7 e le 9,30, sette guardiapesca e un collaboratore, data la mancanza di piogge negli ultimi giorni e la siccità prevista nelle prossime settimane, hanno svolto le attività di salvataggio trasportando nel modo meno traumatico possibile i tanti pesci in acque più pure e di maggiori profondità del torrente. Si tratta di piccole carpe, ghiozzi, cavedani e qualche barbo “che sono finiti al Gattaglio durante lo scorso inverno e non sono poi riusciti a risalire la corrente”, la cui presenza era già stata segnalata da alcuni pescatori e frequentatori della zona, ma fino a questi giorni l’acqua era sufficiente per garantirgli sopravvivenza. Quello svolto è il primo recupero nel Crostolo dell’estate 2025; la Fipsas tiene quotidianamente monitorata la situazione, contando su diversi operatori stabili.
Margherita Magnani, servizio tg di Francesco Galli
Reggio Emilia siccità moria di pesci crostolo in secca