REGGIO EMILIA – Più 11% delle vendite nella grande distribuzione, meno 25% nei negozi al dettaglio di prodotti non alimentari: l’emergenza sanitaria ed il lockdown dei mesi scorsi hanno ridisegnato i consumi, ma il saldo complessivo è negativo. Nel secondo trimestre dell’anno, secondo i dati della Camera di Commercio, si è assistito ad un crollo delle vendite, con una flessione dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.
La tendenza negativa, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi, era già cominciata ad inizio anno, quando le vendite avevano registrato un calo dell’8%, e si è accentuata nei mesi successivi. A soffrire maggiormente, come detto, sono stati gli esercizi al dettaglio di prodotti non alimentari per i quali la diminuzione ha raggiunto il 25,3%.
Per contro, fra aprile e giugno ipermercati, supermercati e grandi magazzini hanno registrato un incremento dell’11,4% su base annua. Ma sono andati bene anche i negozi di vicinato, che hanno visto crescere le vendite del 6,7%. Le attese per le vendite nel terzo trimestre dell’anno, nonostante l’effetto dei saldi estivi, sono ancora orientate verso un andamento negativo per quattro imprese su dieci. Il numero delle imprese commerciali registrate era sceso a giugno dell’1,8%.
Servizio Tg di Gabriele Franzini
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