REGGIO EMILIA – Dai dati inerenti uno studio statistico elaborato da Aci Istat sull’incidentalità in Italia è emerso che, ovviamente, nel 2020 sulle strade italiane si sono registrati molti meno incidenti degli anni precedenti “grazie” soprattutto ai mesi di lockdown.
Per quanto concerne Reggio Emilia, si è addirittura toccato un -60,3% di mortalità che si traducono in 11 morti e 811 feriti in meno rispetto al 2019, mente gli incidenti sono calati del 30,5%. L’anno scorso sono stati 19 i deceduti per incidente stradale, di cui 5 nel capoluogo. L’incidentalità è stata molto diffusa nei comuni di Scandiano, Correggio, ma anche a Guastalla e Luzzara.
In particolare, nei mesi del lockdown – marzo e aprile – si è registrato -80% di incidentalità con progressiva ripresa a maggio (-35%) e nei mesi estivi e nuovo calo di circa il 25% nell’ultimo trimestre dell’anno. La guida distratta è stata la prima causa di incidente (27%), mentre quelli mortali sono provocati, soprattutto, dalla velocità (38%).
Gli utenti vulnerabili si confermano la categoria più a rischio: 5 i pedoni deceduti (2 in città), 2 i ciclisti morti e 239 i feriti, per lo più nei centri abitati; 6 morti su moto (il rischio di mortalità è pari a 5 volte la media), 7 deceduti anziani (65+ anni) di cui 4 conducenti, e 1 bambino. Il costo sociale degli incidenti stradali a Reggio Emilia nel 2020 è stato pari a 109.289.163 euro.