REGGIO EMILIA – Una compagnia italiana che balla Rhapsody in Blue di George Gershwin a New York. Sembrava un’idea pazza e rischiosa quella di Aterballetto e invece, a fine settembre, il pubblico della Grande Mela ha tributato un successo al lavoro dei coreografi Iratxe Ansa e Igor Bacovich. “E’ un pezzo di grande forza visiva, rispettoso della musicalità di Gershwin ed è stata un’accoglienza trionfale. Già ci hanno chiesto di tornare”.
Gigi Cristoforetti è direttore della Fondazione Nazionale della Danza dal 2017. Mai come in questo momento la Fondazione è impegnata su tanti progetti, tutti ambiziosi. A metà settembre è iniziata una tournée fra musei e festival con “il combattimento di Tancredi e Clorinda”. E il 24 ottobre Aterballetto sarà al teatro Argentina di Roma con una nuova creazione, “notte Morricone”, del coreografo Marcos Morau. “Fare una coreografia con Morau significa esse nell’empireo delle grandi compagnie – ha detto Cristoforetti ospite a Decoder – Quello che volevamo fare era caratterizzare questa collaborazione con qualcosa di profondamente italiano e internazionale al tempo stesso. Ecco la musica di Morricone”.
Dal 2022 Aterballetto, che ha per soci la Regione e il Comune di Reggio, è il centro coreografico nazionale e nel 2025 ha tutta l’intenzione di riproporsi al ministero della Cultura per lo stesso ruolo. “Siamo ambasciatori di Reggio nel mondo – ha spiegato Cristoforetti – C’è il tema delle risorse. Non ho paura che qualcuno ci porti via l’etichetta di centro coreografico nazionale. Il tema delle risorse è importantissimo perché più alziamo l’asticella, più è necessario che i nostri soci ci sostengano”.
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