REGGIO EMILIA – La crisi del settore auto mette in difficoltà due importanti aziende della nostra provincia. La prima è la Werther International, che ha sede in città in via Brunelleschi. Produce e commercializza impianti per autofficine e sollevatori per veicoli; la seconda è la Sicam, storico marchio correggese con stabilimento in via Gustavo Corradini, che realizza attrezzature per gommisti come smontagomme e banchi provafreni. Werther e Sicam sono due consociate: sono infatti entrambe controllate dalla società bavarese Stargate Capital e guidate dal manager Luca Gazzotti.
Lo stato di crisi è divenuto conclamato il 24 aprile, quando la Werther non è riuscita a rimborsare una rata di circa 2,5 milioni di euro di una obbligazione da 8 milioni emessa nel 2018 con scadenza 2023 e tasso superiore al 5%. Il passo successivo è stata la richiesta di ammissione al concordato preventivo presentata da entrambe le aziende e da una terza consociata, la Italgarage, al tribunale di Reggio. La sezione fallimentare ha assegnato a Werther e Sicam 120 giorni di tempo per la presentazione della proposta concordataria e del piano industriale.
Nel 2020 la Werther ha fatturato 68 milioni, con un risultato netto positivo confermato anche nel primo semestre del 2021. L’azienda però ha 27 milioni di debiti verso le banche e 25 verso gli obbligazionisti e altri finanziatori. La Sicam di Correggio, ceduta dalla Bosch quattro anni fa, ha invece sofferto un calo dei ricavi dai 39 milioni del 2017 ai 28 del 2020. Sempre nel 2020 ha chiuso il bilancio in rosso per quasi 2 milioni. Il tribunale ha nominato commissari giudiziali Mirco Zucca per la Werther e Massimiliano Fontani per Sicam.
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