REGGIO EMILIA – “Basta decreti, ora pragmatismo: apriamo i nostri pozzi”. Così il presidente di Confindustria Ceramiche, Giovanni Savorani, sull’ipotesi del blocco delle forniture di gas dalla Russia. “Per ora non ci penso, affronto una cosa quando c’è”.
Savorani pone l’accento proprio sul concetto di ipotesi. Meglio affrontare prima la realtà, dice, che non è meno urgente. C’è un’impasse nazionale che bisogna guadare, ed è un’impasse fatta di troppa teoria e troppo poco pragmatismo secondo il neo rieletto numero uno di uno dei distretti economici più produttivi ed energivori in assoluto. “Come sempre, tutto si perde nei decreti – ha aggiunto – ma ora dobbiamo aprire i nostri pozzi”.
Un distretto, quello tra Reggio e Modena, che, nonostante le enormi difficoltà, va ancora a gonfie vele dal punto di vista del fatturato. “Facciamo il 15% in Italia, l’85% delle vendite è all’estero: fanno molta fatica a capire i nostri rincari. Il rischio di perdere l’estero c’è tutto”, ha concluso Savorani.
Reggio Emilia Confindustria Ceramica Giovanni Savorani crisi del gas










