REGGIO EMILIA – Unicredit ha ottenuto dal Tribunale di Reggio il pignoramento di una ventina di immobili di proprietà di Lina Botti, vedova dell’imprenditore Lauro Ferrarini, scomparso nel 2010. Tra questi beni, oltre a molti terreni agricoli nel comune di Reggio, ci sono anche due fabbricati di valore. Il primo è un edificio a uso residenziale di 500 metri quadrati in via Rivaltella, nelle pertinenze di Villa Corbelli. Il secondo è proprio l’immobile sede dell’azienda, che ospita gli uffici e lo stabilimento per la lavorazione dei prosciutti cotti.
La somma reclamata da Unicredit è di circa 1,7 milioni di euro e deriva da un mutuo erogato nel 2003 da Bipop-Carire. Il finanziamento era garantito da ipoteca su una serie di beni immobili, di cui la banca ha chiesto e ottenuto il pignoramento.
Nell’ottobre 2018 la vedova Ferrarini aveva rilasciato procura a favore della Società Agricola Ferrarini affinché la villa di Rivaltella fosse messa in vendita alle condizioni decise dall’azienda. In conseguenza di questa procura, la proposta di concordato preventivo prevede che il ricavato della vendita sia utilizzato per pagare i creditori nell’ambito della procedura concorsuale. Gli amministratori, infatti, ritenevano che i beni, rientrando sotto il cappello del concordato, fossero protetti da azioni esecutive. Per effetto del pignoramento deciso dal Tribunale, invece, la villa andrà all’asta per saldare il debito residuo nei confronti di Unicredit. L’udienza è stata fissata il 21 luglio davanti all’Ufficio esecuzioni immobiliari del Tribunale.
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