REGGIO EMILIA – In tribunale, davanti al giudice Niccolò Stanzani Maserati, si è svolta l’adunanza dei creditori di Vismara. In aula, accompagnata dai suoi legali, c’era anche Lisa Ferrarini, presidente del gruppo reggiano dell’agroalimentare, proprietario della storica azienda di salumi di Lecco in concordato preventivo e sulla quale pesano 118 milioni di euro di debiti.
Il commissario giudiziale Franco Cadoppi ha illustrato la proposta presentata dalla Ferrarini per evitare il fallimento di Vismara. E’ previsto che i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria siano utilizzati per rimborsare al 100% i creditori privilegiati. Ai creditori chirografari è stato proposto di accettare, come compensazione, titoli in misura pari al 20% del loro credito.
Il piano prevedeva che i creditori conservassero tali titoli per 15 anni, percependo un dividendo pari al 2,5% all’anno. A questo proposito, il Consiglio di amministrazione di Vismara ha introdotto una modifica: sono stati eliminati sia il limite dei 15 anni e sia quello del 20% dei crediti da recuperare. “E’ sempre prevista – ha detto Sido Bonfatti, legale gruppo Ferrarini – la possibilità, per dare una ipotesi di sviluppo alla società, che un nuovo investitore riscatti questi strumenti finanziari. A questo punto, li pagherà e non ci sarà più questo flusso eterno, altrimenti il flusso resterà fino al soddisfacimento integrale”. I creditori hanno altri 20 giorni di tempo per votare il piano e decidere se approvarlo o bocciarlo.
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