REGGIO EMILIA – Una timida ripresa dopo la pandemia ma anche incertezze profonde che minano la fiducia delle imprese e degli imprenditori. Tra le cause gli effetti della guerra, il rincaro dei costi energetici e delle materie prime, la crescita dell’inflazione e l’aumento del costo del credito. Da ultima l’alluvione che non ha risparmiato anche zone della nostra provincia. Uno scenario dunque in salita quello tratteggiato all’assemblea di bilancio di Cna provinciale. L’Associazione degli artigiani sede in via Maiella, circa 10mila imprese associate e che da diversi anni ha deciso di rappresentare anche il commercio, l’industria e le piccole e medie imprese, ha presentato un bilancio in salute. Ora punta su alcune novità riassunte in tre parole chiave: crescita, consapevolezza e comunicazione.
“Mi piace sottolineare la costituzione di Pmi Energia – dice il direttore Azio Sezzi – che è una società del nostro sistema che si occupa in modo specifico dell’accompagnamento delle imprese verso le energie rinnovabili”. Aggiunge il presidente Giorgio Lugli: “Cresce la dimensione delle nostre imprese associate lo dimostra l’aumento del servizio paghe. Anche sotto questo aspetto siamo andati molto bene”.












