REGGIO EMILIA – In primavera il Credem distribuirà agli azionisti più di 100 milioni di euro di dividendi (0,3 euro per azione), il 50% in più rispetto all’anno scorso. Può permetterselo, perché nel 2021 il gruppo di via Emilia San Pietro ha chiuso il miglior bilancio della sua storia: 1,3 milioni di clienti, oltre 90 miliardi di euro di raccolta, 352 milioni di profitti netti. “Tutto questo è grazie alla qualità, all’impegno e alla dedizione delle persone del gruppo – spiega il direttore generale Nazzareno Gregori – Inoltre nel 2021 abbiamo anche finalizzato la fusione con la Cassa di Risparmio di Cento, che ci rafforza come posizionamento nell’industria bancaria”.
L’incorporazione della Cassa di Cento ha permesso di contabilizzare 95 milioni di proventi straordinari, ma non c’è solo questo dietro i conti da record: il margine di intermediazione – ciò che la banca guadagna sul differenziale dei tassi d’interesse e con le commissioni – è aumentato di quasi 135 milioni. Per contro, le rettifiche di valore sui crediti sono diminuite di 75 milioni, nonostante il forte incremento dei prestiti alla clientela. Il 2022 si è aperto con scenari segnati da molti fattori di incertezza.
“Siamo consapevoli che dobbiamo affrontare un futuro che sarà segnato dalla sostenibilità economica e ambientale, dall’innovazione digitale che stiamo perseguendo e dall’evoluzione organizzativa, che dovrà tendere a valorizzare le nostre persone”.
Il gruppo ha superato i 6.600 dipendenti, cui si aggiungono oltre 800 consulenti finanziari.
Conti lusinghieri anche per Credem Holding, che distribuirà un dividendo di 3 euro per azioni, il 50% in più dello scorso anno.
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