REGGIO EMILIA – Un rimborso pari al 5% delle somme vantate nei confronti della Silk Sport Car Srl, finita in liquidazione giudiziale. La proposta arriva dalla proprietaria americana, la Silk Sport Car Company, la stessa che negli ultimi sette mesi ha versato circa due milioni di euro per chiudere tutti gli arretrati con i dipendenti della realtà che avrebbe dovuto dar vita al maxi stabilimento di vetture elettriche di lusso, in quel di Gavassa.
Per l’area principale dell’insediamento produttivo il momento del rogito non è mai arrivato. I tre lotti di terreno acquistati sono invece oggi le uniche voci di patrimonio più o meno degne di nota. Anche per questo motivo i creditori potrebbero ritenere accettabile l’offerta, che complessivamente ammonta a un milione di euro su un passivo grande venti volte tanto. La proposta è stata messa a verbale nel corso dell’udienza dei creditori, che si sono presentati in tribunale, davanti al giudice Nicolò Stanzani Maserati. Il 4 febbraio è stata fissata un nuovo appuntamento, in quella data si saprà il responso sull’offerta.
Intanto, è stato dato ancora tempo a eventuali nuovi creditori di aggiungersi. Per ora se ne contano circa 75. Per quasi 3 milioni di euro è esposto lo studio di design di Walter de Silva, che era stato chiamato a dare forma alle auto sportive made in Reggio. Se va in porto il piano della casa madre, la somma si ridurrà a 150mila euro. Tra i nomi noti, poi, la Dallara Automobili, con una cifra di oltre un milione e 700mila euro che si trasformerebbe in un recupero di 85mila euro.
La statunitense Silk Sport Car Company non sarebbe tenuta a versare alcun rimborso, come spiega l’avvocato a cui si è rivolta, Pasqualino Miraglia. L’intento è quello di tutelare l’immagine, evitando di dare l’idea di una società sparita nel nulla.
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