CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Le passività di Coopsette, dalla cifra monstre di circa 750 milioni di euro, verranno assunte da Europa Investimenti che diventerà proprietaria di tutto l’attivo residuo della cooperativa di Castelnovo Sotto finita in dissesto nel 2015. Lo prevede la proposta che la società specializzata nella gestione e nella valorizzazione di crediti problematici aveva presentato all’inizio dell’anno nell’ambito della procedura di liquidazione coatta amministrativa dell’ex gigante delle costruzioni. Proposta che è stata omologata dal tribunale di Reggio, che ha nominato come commissario liquidatore l’avvocato bolognese Gianluca Giorgi.
La proposta che ha ottenuto il disco verde mette sul tavolo, a favore dei creditori, oltre 100 milioni di euro. Il fondo attraverso cui agirà Europa Investimenti Spa, destinerà infatti 58 milioni di euro. A tale importo vanno però aggiunti altri 45 milioni presenti nella cassa della procedura. Finora, le somme recuperate dalla liquidazione di Coopsette hanno consentito versamenti a favore dei creditori per 100 milioni di euro suddivisi in sette riparti.
Una mitigazione delle perdite subite dai soci prestatori era stata resa possibile dalla solidarietà delle cooperative aderenti a Legacoop, elargitori di una somma pari al 25% del prestito. Nella formulazione della sua proposta Europa Investimenti è stata assistita dagli avvocati Giorgio Barbieri e Alessandro Nironi Ferraroni dello studio Sutich Barbieri.
L’avvenuta tutela dell’interesse pubblico e di quello dei creditori è stata sottolineata in una nota dal ministero delle Imprese. Il concetto si può ricondurre al noto adagio “meglio un uovo oggi che una gallina domani”. Come spiega il tribunale nelle proprie motivazioni, i vantaggi stanno “nella minor durata del procedimento rispetto alla prosecuzione dell’attività di liquidazione, stimata in almeno altri sette anni, e nella certezza della quantificazione della soddisfazione dei creditori, visto che sono previsti pagamenti con tempistiche che vanno dai 30 ai 90 giorni”.
Al 100% verranno rimborsati i creditori privilegiati, all’1% quelli chirografari. Una percentuale flessibile quest’ultima, che potrebbe aumentare in caso di contenziosi con esito favorevole per la procedura.
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