CORREGGIO (Reggio Emilia) – Torniamo a parlare di Encor, la società elettrica del Comune di Correggio, fallita sei anni fa. La Corte dei Conti regionale è giunta a una sentenza con la quale chiede un risarcimento di 6,8 milioni agli ex amministratori.
L’atto di citazione era stato emesso il giugno scorso. Oggetto di indagine da parte della Corte dei Conti regionale era il danno erariale provocato al Comune di Correggio dalla gestione della partecipata Encor. Il danno era stato stimato in oltre 21 milioni di euro. Ora i giudici amministrativi, che hanno emesso una sentenza di primo grado, chiedono 6,8 milioni di euro ai principali indagati. Si tratta dell’ex sindaco Marzio Iotti e dell’ex direttore generale del Comune di Correggio Luciano Pellegrini. Chiamato a risarcire in solido c’è anche l‘ex dirigente del settore finanze Daniele Cristoforetti. Ma in via sussidiaria, anche tutti gli assessori della giunta dell’epoca, secondo la sentenza, sono tenuti a contribuire, ognuno con una cifra che può arrivare anche a 400mila euro.
L’iter della giustizia amministrativa era stato fatto partire da due esposti firmati dal sindaco Ilenia Malavasi. Alla base dell’accusa ci sono le garanzie che il Comune rilasciò agli istituti di credito tra il 2007 e il 2008. Le famose “lettere di patronage”, che costarono alle amministrazioni eredi circa 30 milioni di euro. Successivi accordi sottoscritti con le stesse banche hanno consentito di ridurre tale cifra di un 30%. Così come sono stati recuperati, terreni, immobili e beni strumentali.
Restano i 6,8 milioni indicati dalla sentenza, alla quale seguirà quasi certamente il ricorso in appello da parte degli indagati. Al vaglio dei loro avvocato ci sono le motivazioni, nelle quali si sottolinea “l’assenza di un piano industriale e di un piano finanziario” dietro il progetto di produzione di energia da fonti rinnovabili. Un progetto “inadeguato rispetto alle funzioni e alle dimensioni del Comune”, secondo la Corte, che ha ritenuto “illogiche e irrazionali le scelte operate”, che sono andate “in contrasto con il principio della sana e prudente gestione delle risorse pubbliche”.
“Come abbiamo ricordato in più occasioni, nel 2016, a seguito delle sentenze di condanna del Comune a risarcire le banche finanziatrici di Encor avevamo depositato due esposti, sia alla Corte dei Conti, sia alla Procura, al fine di verificare le eventuali responsabilità che hanno generato un così grave danno patrimoniale al Comune”, le parole del sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “La sentenza della Corte dei Conti, oltre a riconoscere le singole responsabilità personali di precedenti amministratori e dirigenti comunali, evidenzia il buon lavoro svolto negli ultimi quattro anni e finalizzato a ridurre il più possibile l’impatto finanziario procurato dalla sciagurata vicenda sul bilancio comunale. Nel pieno rispetto del diritto dei condannati di poter impugnare la sentenza della Corte dei Conti presso i gradi di giudizio superiori, faremo quanto necessario per il recupero delle somme indicate in sentenza, affinché possano essere destinate ad iniziative ed opere a favore della comunità”.
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