REGGIO EMILIA – Evitare il rischio di “una visione paranoica della realtà” e “il diffondersi di timori esagerati”. Sono parole del vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Massimo Camisasca, contenute in una lettera inviata ai fedeli della Diocesi. “Assistiamo tutti, durante questi giorni, ad una crescita di allarme e di incertezza, favorita anche dai mass-media e dalle insicurezze della politica. Il nostro popolo – scrive Camisasca – già provato dalla pandemia nei mesi del lockdown può correre il rischio di entrare in una visione paranoica della realtà, distaccata cioè dalle vere dimensioni del pericolo. Tutti quanti noi, assieme agli altri responsabili della vita sociale e civile, abbiamo un compito importante: aiutare la nostra gente e a vivere con prudenza, ma anche con serenità, fiducia in Dio e capacità di relazioni e aiuto reciproco. Non dobbiamo assolutamente favorire il diffondersi di timori esagerati che possono portare a una corrosione profonda della salute mentale ed emotiva’. Per il vescovo ‘mai come in questo momento è chiaro che le ragioni della fede sono le ragioni della vita: Dio non ci abbandona, ci prende per mano, e lo fa anche chiedendoci di soccorrere a suo nome chi è bisognoso. Non possiamo permetterci che, di giorno in giorno, l’unico criterio sia chiudersi in casa. Senza demordere da tutte le attenzioni dovute, come la mascherina, l’igiene delle mani e il distanziamento, dobbiamo continuare a vivere”.
Covid19, il vescovo ai fedeli: “Rischio paranoia, l’unico criterio non può essere chiudersi in casa”
21 ottobre 2020
Reggio Emilia, così Camisasca: “Abbiamo un compito importante: aiutare la nostra gente e a vivere con prudenza, ma anche con serenità, fiducia in Dio e capacità di relazioni e aiuto reciproco. Non dobbiamo favorire il diffondersi di timori esagerati”
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