REGGIO EMILIA – Il 17 agosto scade il blocco dei licenziamenti disposto dal Governo durante l’emergenza Coronavirus. I sindacati chiedono la proroga della misura fino alla fine dell’anno. Una misura indispensabile anche in territorio come il nostro, dice ai nostri microfoni il segretario della Cgil di Reggio Emilia, Ivano Bosco.
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“In questa fase c’è la necessità di mantenere l’occupazione con il blocco dei licenziamenti, perché siamo di fronte ad una fase di fortissima incertezza”.
Sindacati sul piede di guerra minacciano lo sciopero se non sarà prorogato il blocco dei licenziamenti, introdotto dal Governo durante l’emergenza Coronavirus e in scadenza il 17 agosto. Cgil, Cisl e Uil chiedono uno slittamento valido per tutte le aziende fino al 31 dicembre, insieme a un prolungamento degli ammortizzatori sociali.
“Servono entrambe le soluzioni – sottolinea Bosco – Serve una proroga della Cig e serve il blocco dei licenziamenti. Sappiamo che ci sono ancora dei lavoratori che per vari motivi non hanno ancora ricevuto quanto dovuto”.
Le misure sul lavoro sono inserite nel cosiddetto ‘Decreto Agosto’ a cui il Governo sta lavorando in queste ore per cercare una mediazione, considerata la contrarietà dell’Associazione degli industriali. In una nota condivisa anche da Unindustria Reggio Emilia si legge che lo stop ai licenziamenti “impedisce ristrutturazioni d’impresa, investimenti e di conseguenza nuova occupazione. Pietrifica l’intera economia allo stato del lockdown”. E proprio le prospettive sulla ripresa economica a settembre preoccupano la Cgil reggiana: “Penso alla meccanica e la manifatturiera che non hanno ordini che ci possono fare sperare in una continuità del lavoro. Siamo molto allarmati e monitoriamo quello che sta succedendo”.
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