REGGIO EMILIA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore, che alla vigilia della riapertura delle scuole pone l’attenzione su un aspetto interessante.In classe e negli istituti i bimbi saranno giustamente chiamati a rispettare rigidi protocolli, anche con l’impegno dei genitori. Gli stessi genitori che organizzano magari feste di compleanno in orario extrascolastico creando di fatto occasioni di contatto prolungato tra i bimbi e gli adulti. Come intervenire? Come comportarsi? Quale la posizione delle istituzioni in merito? Le disposizioni anti Covid19 non proibiscono ritrovi privati e feste, che non possono però ignorare le più elementari regole di convivenza e rispetto reciproco, per limitare le occasioni di contagio.
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Salve,
Mi chiamo *** ***, abito a Reggio Emilia e sono il padre di una bambina di sette anni, che quest’anno inizierà la seconda elementare. Vi scrivo per segnalare una questione che mi preoccupa molto.
In questo periodo particolare che tutti stiamo vivendo, e in questo momento delicato dell’ inizio dell’anno scolastico, penso e spero che sia palese per la collettività, che lo Stato, le Regioni e i Singoli Comuni, insieme all’Ente Scolastico stanno sostenendo uno sforzo non indifferente per cercare di garantire il distanziamento nelle scuole.
Bene, proprio in questi giorni vengo regolarmente invitato da parte degli altri genitori dei bambini che frequentano la scuola di mia figlia a compleanni, ritrovi tra genitori e bambini.
Ora mi sembra alquanto paradossale da una parte assistere a un distanziamento così rigoroso nelle scuole e nelle aule, per poi ritrovarsi tutti insieme per festeggiare dei compleanni.
Ora sono gentilmente a chiedere se fosse possibile fare delle comunicazioni ufficiali da parte del Comune, delle Scuole, delle maestre che nelle riunioni con i genitori. Dovrebbero (secondo il mio modesto parere ) invitare i genitori a non organizzare, almeno nel primo periodo di inizio della scuola eventi privati di socialità. Un singolo genitore non può, anche se è preoccupato per questa cosa, farsi paladino del distanziamento con gli altri genitori, in quanto purtroppo non viene preso seriamente, o addirittura viene considerato e additato come un polemico o un asociale.
Se la comunicazione viene fatta durate queste riunioni con tutti i genitori presenti, magari dicendo che organizzare eventi di questo tipo può considerarsi da imprudenti, e non attenti alla salute in primis dei nostri figli e delle nostre famiglie, penso che abbia tutta un’altra importanza e ufficialità, rispetto a dibattiti privati tra genitori sul tema.
A volte i genitori si giustificano dicendo che l’evento viene realizzato all’aperto. Penso che un evento di bambini di sette anni come un compleanno, seppur fatto all’aperto, non possa garantire il distanziamento e anzi sia pericoloso in quanto non si può vietare a dei bambini di giocare a un compleanno rincorrendosi e facendo tutti quei giochi che i bambini spero possano tornare a fare il prima possibile, e in più a questi compleanni si invitano anche tutti i nuclei famigliari, quindi genitori, nonni, e anche bambini delle altre classi.
La mia speranza è che mia figlia inizi presto la scuola e che non venga privata ancora del suo diritto di studiare, e spero che almeno voi possiate contribuire a questo, diffondendo il più possibile questo messaggio.
Lettera firmata
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