GUASTALLA (Reggio Emilia) – L’economia italiana prima, durante e dopo il Covid. Un titolo ambizioso, quello della serata organizzata dal Rotary di Guastalla al teatro Ruggeri, che è stata all’altezza delle aspettative grazie al contributo dell’economista Carlo Cottarelli, intervistato dal past president del Club Roberto Simonazzi. In platea, tutti a distanza di sicurezza e con la mascherina, tanti imprenditori e professionisti della nostra provincia, oltre ai rappresentanti dei principali istituti di credito e ovviamente alle istituzioni locali, che hanno risposto all’invito della presidente del Club, Anna Soresina.
Cottarelli ha difeso la bontà del Mes, nell’analizzare uno scenario, quello attuale, che ha un solo modo per uscire dal pantano: riforme da parte dello Stato per creare le condizioni per la crescita delle imprese e migliorare le condizioni anche economiche dei lavoratori. Come? Abbassando le tasse, snellendo la burocrazia e velocizzando i tempi della giustizia. I tre fattori che più frenano gli investimenti.
Professore universitario, già commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica e presidente del consiglio incaricato dopo le elezioni politiche del 4 marzo (uno strappo, quello di Mattarella, per forzare una situazione di stallo nella creazione dell’allora governo gialloverde), Cottarelli è anche uomo di comunicazione. Non c’è altra soluzione al debito, ha detto chiaramente, perché da soli non ce la faremo. Altrettanto importante sarà, con un orizzonte temporale più lungo, investire sulla scuola. “Nell’immediato c’è bisogno che lo Stato metta risorse nell’economia, e fortunatamente lo sta facendo con i soldi della Banca Centrale Europea, e il prossimo anno ci saranno quelli del Recovery Fund. Servono riforme che ci facciano crescere, altrimenti non riusciremo a ripagare questo debito e sarà un problema”.
Il giudizio sulla gestione della pandemia è positivo: “Dopo gli errori fatti all’inizio, l’Italia sta affrontando la pandemia meglio di altri Paesi. Siamo tra i migliori”.
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