Reggio Emilia: le scuole diffuse. Clicca e scarica la mappa
REGGIO EMILIA – Manca ormai poco all’avvio dell’anno scolastico 2020-2021. Nel Comune di Reggio saranno oltre mille gli studenti, tra elementari e medie, che rientreranno tra i banchi ma in luoghi diversi da quelli canonici. Sono infatti venti gli edifici aggiuntivi, individuati dall’amministrazione al fine di ripartire in sicurezza ma non solo.
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Edifici pubblici, come il palazzo dei Musei, i chiostri di San Pietro, oppure la biblioteca delle Arti, dove i banchi sono già stati posizionati. In questo caso il trasloco riguarda due classi delle medie Manzoni. Ma coinvolti nel piano lanciato dal Comune ci sono anche soggetti privati, dalle parrocchie ai centri sociali, passando da polisportive, un centro danza, un agriturismo e palazzo da Mosto, sede museale che ha per proprietario la Fondazione Manodori e che accoglierà 150 alunni della secondaria Aosta. Il rientro in luoghi diversi da quelli scolastici, riguarderà uno studente su dieci tra i 13.450 che compongono la popolazione scolastica nei primi due ordini di scuola.
“Una sfida senza precedenti”, l’ha definita il sindaco Luca Vecchi illustrando interventi costati complessivamente più di un milione e mezzo di euro, 400mila euro dei quali verranno spesi per un anno di affitti. “Non sarà solo un’operazione logistica, è un progetto importante di una scuola possibile, nuova, pensata in epoca Covid per far riflettere anche sul futuro”.
In piazza martiri del 7 luglio, il palazzo di Bankitalia da lunedì farà da scuola a 125 studenti suddivisi in tre classi della primaria Canossa e due delle medie Leonardo da Vinci. Senza questa iniezione di nuovi spazi, l’alternativa sarebbe stata il frazionamento delle classi in più gruppi. “Si sarebbero dovute adottare modalità che non avrebbero garantito l’unitarietà dell’insegnamento, o che lo avrebbero garantito in modo più frammentato”, spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Leonardo Da Vinci Elisabetta Fraracci”.
Grazie alle nuova soluzioni, per tutti gli alunni l’obbligo di mascherina sarà previsto solo nelle situazioni di movimento: “Crediamo che solo così sia possibile costruire una nuova didattica”, chiosa l’assessore alla scuola Raffaella Curioni.
Cosa e come è stato fatto
E’ stata un’estate di lavoro intenso e complesso, al centro del quale è stata posta la persona, ovvero scolari e studenti, docenti e personale ausiliario, famiglie. Un primo risultato di questo percorso è il fatto che nella riorganizzazione nessuna classe verrà ‘spezzata’ su sedi diverse, contribuendo così a garantire continuità didattica e di relazione fra gli studenti, oltre che fra essi e il corpo insegnante.
Soddisfacimento delle norme di distanziamento, prevenzione anti-pandemica e sicurezza sanitaria sono stati i principali punti di riferimento del lavoro svolto nelle sedi della Scuola diffusa, accanto alla costruzione delle condizioni che rendano possibile la qualità della didattica che dovrà essere svolta.
Compiuti sopralluoghi e approfondimenti, valutate le situazioni una per una con verifiche tecniche puntuali sulla base delle norme e dei protocolli nazionali e regionali, personale delle Istituzioni scolastiche e del Comune di Reggio Emilia, per quanto di propria competenza – vale a dire le sedi scolastiche delle primarie (già elementari) e delle secondarie di primo grado (già medie) – hanno individuato gli istituti, i corsi e in conclusione le classi che dovranno svolgere ‘in sede esterna’ l’anno scolastico della Ripartenza, quello 2020-2021.
Il Comune ha poi iniziato la verifica degli immobili non utilizzati o temporaneamente idonei a ospitare le classi nei prossimi mesi. Scelti i luoghi ‘nuovi’, sono stati predisposti i lavori di pulizia, sanificazione, manutenzione e adattamento necessari. Quindi, sono state previste le risorse, per lavori, affitti, comodati; avviati e compiuti gli interventi, affinché tutto sia pronto per la prima campanella di lunedì 14 settembre 2020, con una scuola che sia il più possibile “vicina” e “vivibile”, non solo “possibile”.
La riapertura avviene dunque all’insegna di un vero e proprio Patto educativo di comunità firmato da ciascun istituto comprensivo, con cui i diversi attori coinvolti – il Comune di Reggio, i dirigenti scolastici, l’Ausl, i soggetti ospitanti – si sono impegnati a fare del loro meglio per garantire a studenti, famiglie, docenti e personale ausiliario la necessaria sicurezza sanitaria e la miglior qualità di scuola possibile in questo anno scolastico. Si tratta da parte del territorio di una forte assunzione di corresponsabilità per quanto riguarda il rispetto di norme e prescrizioni ma anche la ricerca delle soluzioni meno impattanti sul benessere degli studenti, delle loro famiglie e del personale docente, per continuare ad avere una scuola di qualità, ricca di opportunità e di stimoli per tutti.

Così l’ex Banca d’Italia
Le sedi e i distanziamenti
Non è mancata la collaborazione di tanti soggetti nel mettere a disposizione sedi per la scuola: accanto al Comune, altri enti e organizzazioni del territorio che hanno accettato di collaborare, fra cui la Banca d’Italia che prontamente ha reso disponibile la sede non utilizzata in piazza Martiri del 7 Luglio, la Fondazione Manodori con Palazzo da Mosto, diverse parrocchie della Diocesi, centri sociali, associazioni sportive e socio-culturali e un agriturismo (a supporto di una scuola del forese) e sedi scolastiche proprie che ospitano classi di altre scuole.
In particolare, le sedi di Scuola diffusa sono:
• Palazzo dei Musei che ospiterà 3 classi per circa 75 alunni, della scuola primaria Zibordi e della secondaria Manzoni;
• Chiostri di San Pietro/edificio del Collaboratorio con 2 classi della secondaria Leonardo da Vinci per una cinquantina di studenti;
• Biblioteca delle Arti con 2 classi della secondaria Manzoni, circa 50 studenti;
• Polo creativo S.D. Factory con 2 classi della primaria Leopardi;
• Palazzo da Mosto, che ospiterà 6 classi della secondaria Aosta (circa 150 alunni);
• Banca d’Italia, 5 classi di cui 3 della primaria Canossa (75 scolari) e 2 della secondaria Leonardo da Vinci (50 studenti);
• Vecchia scuola primaria di Bagno, che ospiterà 2 classi della secondaria di Bagno;
• Scuola secondaria Dalla Chiesa, che accoglierà 5 classi della primaria San Giovanni Bosco;
• Centro Obiettivo Danza, con 2 classi della secondaria Einstein;
• La Centrale polisportiva Foscato, con 3 classi della primaria Dante Alighieri (66 scolari);
• Centro sociale Orti Montenero, con una classe della primaria Collodi;
• Centro sociale Rosta Nuova, con una classe della secondaria Pertini 1;
• Agriturismo La casa del gufo ospiterà una classe della primaria di Ghiarda;
• Parrocchia di San Michele Arcangelo a Pieve Modolena: 3 classi della primaria Verdi con 69 scolari;
• Parrocchia di Regina Pacis: 4 classi della primaria Bartali (100 scolari);
• Teatro parrocchiale di Sant’Agostino: una classe della primaria Sant’Agostino;
• Parrocchia di Sant’Anselmo: 2 classi della primaria Martin Luther King (collocazione temporanea per circa un mese);
• Oratorio Don Bosco con 2 classi della primaria Agosti;
• Oratorio Sacro Cuore con 2 classi della primaria Calvino.
Il sistema delle sedi scolastiche esistente in città sostanzialmente ha retto, grazie anche ad ampiezza e caratteristiche degli edifici. Sono infatti in numero contenuto, rispetto ad altre realtà, le nuove sedi.
In particolare sono interessati:
• 19 plessi scolastici su 53 (appartenenti a 11 istituti comprensivi su 12);
• 49 classi su 427 totali presenti nel territorio comunale;
• 1.225 alunni su 13.450.
Le nuove sistemazioni consentono agli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Reggio Emilia di ottenere un distanziamento in classe fino a 2,1-2,8 metri fra persona e persona, quindi un distanziamento doppio o quasi triplo rispetto al metro previsto dalla norma nazionale. Questo consentirà di indossare la mascherina obbligatoriamente soltanto in situazioni di movimento.
La progettazione realizzata permetterà di utilizzare gli spazi delle classi in maniera più flessibile e libera anche durante i momenti di pausa. Le aule sono state svuotate degli arredi non strettamente necessari, come armadi e scaffali, per utilizzare tutto lo spazio calpestabile e distanziare il più possibile i banchi, che sono a posto singolo (senza rotelle). Tutti i banchi biposto utilizzati in precedenza sono stati sostituiti, con un investimento di circa 150.000 euro (degli oltre 200.000 complessivi utilizzati per l’acquisto di arredi).
E’ inoltre confermata in tutte le scuole l’attività di educazione fisica nelle palestre.

Così la Biblioteca delle Arti
Interventi e risorse
Per le diverse azioni di competenza, rivolte alle sedi diffuse della fascia 6-14 anni, l’Amministrazione comunale ha impegnato risorse (investimenti e spesa corrente) per oltre 1,6 milioni di euro.
In particolare:
• 500.000 euro per la manutenzione straordinaria sull’edilizia scolastica;
• 100.000 euro per la manutenzione ordinaria (edilizia ‘leggera’);
• 60.000 euro per manutenzione ordinaria (edilizia ‘leggera’) realizzata dagli istituti scolastici;
• 400.000 euro per connettività scolastica;
• 204.438 euro per arredi scolastici;
• 400.000 euro (costo stimato, in via di definizione finale) per spese di affitto locali, traslochi e pulizie.
Pranzo a scuola
Delle 17 scuole a tempo pieno in cui si svolge abitualmente il pranzo nella sede scolastica, 4 continueranno a utilizzare le sale da pranzo, mentre nelle altre 13 proseguirà il servizio di refezione interna, con distribuzione delle vivande tramite carrello, aula per aula: ogni scolaro a turno si recherà al carrello e riceverà il cibo su un vassoio, tornerà al banco e potrà consumare il pasto. Al fine di garantire l’adeguata sicurezza sanitaria dei supporti e al contempo di ridurre l’impatto ambientale, verranno utilizzati vassoi e piatti in materiale compostabile, che saranno quindi monouso ma non incideranno sui volumi di rifiuti in plastica prodotti. Questa soluzione è resa possibile grazie a un investimento del Comune di circa 53mila euro per l’intero anno scolastico.
Il servizio di ristorazione scolastica sarà attivato, in tutte e 17 le scuole a tempo pieno della città, a partire dal 23 settembre prossimo.
Nelle scuole sede di seggio il servizio di ristorazione sarà attivato al rientro a scuola dopo il referendum.
Pre e post scuola: i progetti pomeridiani
Sulla base delle richieste pervenute dalle famiglie, per la scuola primaria sarà possibile anche per quest’anno scolastico attivare il servizio di pre e post scuola, ovvero la possibilità di lasciare a scuola i bambini anche in orario extra didattico per permettere ai genitori di coprire i tempi di percorrenza da e per il lavoro. I bambini che necessiteranno del servizio di anticipo e posticipo dell’orario saranno custoditi insieme (in locali facilmente areabili e sanificabili come ad esempio le palestre). Per tutto il tempo di attesa – stimato in massimo 45 minuti in entrata e 30 in uscita da scuola – dovranno però indossare la mascherina. Il servizio sarà attivato dal 12 ottobre, una volta calcolatone il fabbisogno effettivo.
Anche i progetti educativi pomeridiani delle scuole, come Sei e Get, sono confermati ma saranno attivati dal mese di ottobre, una volta che sarà chiaro il quadro delle adesioni e dopo che l’Ausl avrà dato le indicazioni necessarie per evitare rischi di contagio, visto che i progetti pomeridiani comportano la convivenza di bambini e ragazzi di diverse classi.
Emersione di casi di positività al Covid
In caso di emersione di contagi, entreranno in vigore le procedure normate a livello nazionale, con l’intervento del personale medico di base e dell’Ausl, oltre che dell’autonoma autorità scolastica. Ogni istituto comprensivo ha individuato un responsabile Covid e dotato ogni plesso di un referente Covid appositamente formato dall’Ausl per attivare le corrette procedure di trattamento dei casi sospetti.
Ogni mattina bambini e ragazzi saranno invitati alla sanificazione delle mani e riceveranno le mascherine chirurgiche.
Ingresso e uscita
l capitolo mobilità interna alla sede scolastica prevede alcune misure di accesso e uscita, volte ad evitare il più possibile assembramenti e contatti fra classi diverse. Nei diversi plessi scolastici, ciascuno a seconda delle proprie caratteristiche, sono state individuate soluzioni che vanno dall’apertura di un numero aggiuntivo di accessi (ad esempio tramite portefinestre che mettano in collegamento le aule al piano terra con l’esterno), alla diversificazione dei percorsi, allo scaglionamento delle entrate e delle uscite dei ragazzi, con orari variabili ad esempio tra le 7.45 e le 8.05 per l’ingresso.
Mobilità casa – scuola
Linee di trasporto pubblico urbano ed extraurbano potenziate, addetti al controllo di servizio (steward) alle fermate degli autobus più densamente frequentate per ordinare e ‘distanziare’ salite e discese dai mezzi; rilancio e potenziamento delle iniziative Bicibus e Pedibus; una campagna di educazione, sensibilizzazione e comunicazione per invitare all’uso della bicicletta nei percorsi casa-scuola; franchigie nei parcheggi a pagamento.
Il ‘pacchetto Mobilità’ per la scuola 2020-2021 contiene una serie di misure sinergiche e diverse per agevolare il più possibile gli spostamenti casa-scuola, con criteri di sostenibilità, rispetto del distanziamento e necessità quotidiane.
Bus potenziati, arrivano gli stewardD’intesa con l’Agenzia per la Mobilità e con Seta, oltre alle linee extraurbane si potenziano le linee bus urbane 1, 2, 4, 5, 6, 9, 10 e 13 nelle tratte e orari che potrebbero andare in sofferenza. E’ previsto inoltre il potenziamento della linea E del minibù.
Questa misura è possibile grazie all’assegnazione, da parte della Regione Emilia-Romagna, di risorse aggiuntive per circa 1,7 milioni di euro al fine di potenziare le linee Tpl della provincia di Reggio Emilia, città capoluogo compresa. Una maggiore di distribuzione dei passeggeri favorirà una maggiore possibilità di capienza dei mezzi all’80%, quindi con migliori possibilità di distanziamento.
Seta inoltre, in accordo con il Comune, renderà operativi gli ‘addetti al controllo di servizio’, ovvero un servizio di assistenza ai passeggeri (steward) a terra, in particolare alle fermate più densamente frequentate nelle ore di punta. Questi operatori avranno il compito di ordinare e ‘distanziare’ il più possibile le persone alle salite e discese dai mezzi.
La stessa Seta sta testando nuove tecnologie per il monitoraggio della capienza a bordo dei mezzi.
In considerazione del maggiore decentramento delle sedi scolastiche diffuse, rispetto alla sede centrale abituale e in base al fabbisogno che potrà emergere, verrà valutata la possibile attivazione di una navetta gratuita a servizio dell’Istituto comprensivo Aosta che ha classi distaccate presso Palazzo da Mosto e Banca d’Italia.
Sono confermati e garantiti il servizio di Scuolabus (450 posti) e il trasporto di persone disabili.
Strisce blu e franchigie
Stabilito il quadro complessivo degli orari di ingresso delle diverse scuole, si prevede – lo strumento è ormai definito, ma va appunto sincronizzato con gli orari scolastici – la possibilità di usufruire di periodi di franchigia (sosta gratuita) nelle aree normalmente tariffate, come i parcheggi blu e piazzale Zucchi, per facilitare alle famiglie l’accompagnamento di scolari e studenti.
Reggio Emilia scuola mappa regole ripartenza covid19