REGGIO EMILIA – “Il calcio deve continuare”. “Serve una bolla come nella Nba per qualche settimana”. Opinioni a confronto negli studi di “To B Reggiana”. La prima è quella dell’associazione calciatori di cui Andrea Fiumana, ex difensore granata, è consigliere; la seconda è dell’avvocato esperto di diritto sportivo, Francesco Macrì del foro di Losanna. Se una bolla di qualche settimana, ma una bolla vera, che vieti i contatti con l’esterno ai calciatori, è di difficile attuazione, è anche innegabile che le previsioni fatte a bocce ferme, l’estate scorsa, si stiano rivelando sbagliate: è un bagno di sangue, economicamente e dal punto di vista della salute. La Reggiana è diventata un caso: prima società di serie C a rilevare un positivo lo scorso marzo, adesso ha suo malgrado il record di tesserati contagiati, 29 di cui 22 giocatori.
Il problema è questo: applicare il protocollo evidentemente non basta. Sono comunque troppe le variabili, a cominciare dai tempi di incubazione del virus, tanto che i negativi di Ascoli adesso sono positivi e proprio la Salernitana, teoricamente prossima sfidante dei granata e che recentemente ha affrontato i marchigiani, trema. E le regole, che tali comunque rimangono, decise da Lega e Governo, penalizzano chi è già penalizzato dalla situazione. Il classico ‘oltre al danno la beffa’. Non è per partigianeria, perché qui vale davvero il principio “sotto a chi tocca”.
Questa volta sarà la Reggiana, probabilmente, a perdere a tavolino con i campani, visto che ha già usato col Cittadella il bonus consentito una sola volta in stagione, poi toccherà a qualcun altro. Tanto che il sito TuttoSalernitana ha lanciato l’idea del ‘beau geste’, del bel gesto: perché non chiediamo direttamente noi il rinvio alla Lega andando incontro alla Reggiana? Difficile pensare che accada, ma la cosa sarebbe fattibile. “Dal punto di vista legale – spiega Macrì – se le società si mettessero d’accordo non ci sarebbero problemi”. La società granata intanto ha chiesto alla Lega un posticipo di un paio di giorni.
Per l’Aic, comunque, il faro guida è uno solo: “La tutela della salute dei giocatori – dice Fiumana – il fatto che giochino solo se sono in condizione di farlo”. In studio anche l’opinionista Ezio Fanticini, collaboratore della Gazzetta dello Sport. A ore verrà presa una decisione ufficiale sulla trasferta di Salerno. Un’ipotesi alternativa alla sconfitta a tavolino o ad eventuali accordi sarebbe il coinvolgimento della Primavera.
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