REGGIO EMILIA – I disordini avvenuti la scorsa notte in alcune città italiane contro le nuove restrizioni imposte dal Governo per contrastare la diffusione del Covid19 hanno fatto scattare l’allarme sicurezza nel Paese: il Viminale ha inviato un’allerta alle Prefetture. Il timore è che infiltrati e violenti possano condizionare le manifestazioni di protesta in programma un po’ ovunque – e anche a Reggio – nei prossimi giorni.
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Massima attenzione, necessità di disinnescare sul nascere ogni situazione di possibile rischio, massima fermezza nei confronti dei violenti. Dal Ministero dell’Interno arriva un’allerta alle Prefetture per le tensioni sociali che potrebbero esplodere nel Paese dopo il nuovo Decreto del Governo che ha introdotto le nuove restrizioni in chiave anti coronavirus.
I fatti avvenuti sabato sera a Napoli, ma soprattutto i gravi disordini verificatisi nelle ultime ore in diverse città italiane, Milano e Torino in particolare, ma anche centri più piccoli come Trieste, stanno creando forte preoccupazione tra le istituzioni e le forze dell’ordine.
Gli apparati di sicurezza non escludono che le manifestazioni annunciante da chi è stato più colpito dai provvedimenti possano essere strumentalizziate e diventare l’occasione per provocatori e infiltrati di mettersi in mostra. Non saranno tollerati eccessi: questa la linea che seguirà il Viminale. Ministero e Dipartimento della Pubblica Sicurezza, inoltre, sono in costante contatto con prefetti e rappresentanti locali delle forze di polizia proprio per rimodulare la strategia e mettere in campo ogni intervento per intercettare le possibili situazioni più a rischio prima che esplodano o si trasformino in occasione di sfogo per i più violenti. Sempre nell’ottica della massima fermezza.
A Reggio la Questura sta monitorando una non meglio definita iniziativa di protesta non autorizzata veicolata attraverso chat di whatsapp con l’invito a radunarsi domani alle 18 in piazza Prampolini.
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