REGGIO EMILIA – Preoccupa la variante indiana anche se al momento nel Reggiano non si registrano casi. La conferma dall’Ausl che al momento non parla di verifiche specifiche smentendo di fatto le notizie trapelate nelle ultime ore. Senza allarmismi rimane ovviamente alta l’attenzione specialmente in una provincia come la nostra che ospita, nella Bassa, una delle più numerose comunità Sikh d’Italia, con moltissimi componenti impiegati nell’agricoltura e nell’allevamento.
I primi casi di questa variante di Covid19 si sono registrati in Veneto e analisi sono in corso nel Lazio, che a sua volta ospita una popolosa comunità Sikh a Latina.
Sono i vaccini a rappresentare l’unica speranza anche contro questa nuova variante che arriva da un paese flagellato dal coronavirus, tanto che il Ministro della Salute Speranza ha firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. Chi si trova nel nostro Paese e nella nostra provincia deve sottoporsi a tampone.
Sul ritorno in zona gialla e l’allentamento delle restrizioni piomba dunque anche sul nostro territorio questa preoccupazione. Al momento spiega sempre l’Ausl si prosegue con l’invio dei campioni dei tamponi per il sequenziamento, una procedura che permette appunto di tenere monitorata la situazione ed eventualmente accertare come e se il virus registra varianti e mutazioni.
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