REGGIO EMILIA – L’Ausl di Reggio si prepara ad affrontare l’ondata autunnale. Il “Piano di riconversione dei posti letto ospedalieri in posti letto Covid” elaborato nelle ultime ore dall’azienda sanitaria, condiviso con la Conferenza territoriale sociale e sanitaria, prevede che i casi acuti Covid vengano dirottati al Santa Maria Nuova, e a questo una parte dell’Arcispedale sarà dedicata; la degenza post fase acuta verrà fatta nei nosocomi di Guastalla e Scandiano, i cui professionisti hanno già fronteggiato il picco pandemico della scorsa primavera. La conseguenza è che i punti nascita di questi ultimi due ospedali rimarranno per ora chiusi per ragioni di sicurezza, mentre riaprirà a giorni quello di Montecchio. L’ospedale della val d’Enza, assieme a quello di Correggio e di Castelnovo Monti, nei piani resta no-covid: in caso di nuova emergenza, queste tre strutture saranno quelle deputate a smaltire le altre attività urgenti, o anche quelle programmate, per l’utenza della provincia.
C’è poi la questione dei pronto soccorso: al momento, sono attivi 24 ore su 24 quelli di Reggio, Guastalla e Castelnovo Monti; in orario diurno quello di Montecchio; mentre sono chiusi, da inizio marzo, quelli di Correggio e Scandiano, e chiusi rimarranno fino a quando non saranno stati eseguiti i lavori di adeguamento previsti per rendere strutturale la separazione tra i flussi di pazienti Covid e non Covid.
Interventi programmati comunque in tutti e sei gli ospedali e che, assieme a quelli per aumentare la dotazione dei posti nelle terapia intensiva e semintensiva, sono stati finanziati con 16 milioni di euro.
Il problema non è il denaro quindi, che c’è, ma i tempi dell’inizio dei lavori, cui il Governo non ha ancora dato il via libera. Il presidente della Provincia e della Conferenza sociale e sanitaria Giorgio Zanni, assieme ai colleghi sindaci reggiani, ha espresso preoccupazione su questo al commissario straordinario per l’attuazione delle misure per il contrasto dell’emergenza epidemiologica Domenico Arcuri, chiedendo che il presidente della Regione possa agire come commissario delegato per accelerare la realizzazione dei progetti. Arcuri ha risposto confermando”la disponibilità del Governo a valutare la proposta reggiana”. “La questione – dice Zanni – dovrebbe essere affrontata e forse risolta già nelle prossime ore in sede di Conferenza Stato-Regioni”.
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