REGGIO EMILIA – Duecentoquaranta milioni di euro per 5mila imprese. La fame di liquidità del sistema economico è grande anche a Reggio e ora i dati del Fondo di garanzia costituito dal Ministero per le Sviluppo economico consentono di quantificarla con precisione. Le domande di finanziamento con la garanzia dello Stato presentate alla data del 27 maggio sono in tutto 413mila. Di queste 413mila, 5.026 arrivano da imprese della provincia di Reggio. A queste operazioni corrispondono finanziamenti richiesti per oltre 240 milioni di euro. Sono cifre che collocano Reggio al terzo posto in regione, dietro a Bologna (375 milioni) e Modena (343) e davanti a Parma (228) e Ravenna (220).
La gran parte delle richieste è relativa ai finanziamenti fino a 25mila euro: sono 4.637, per un controvalore di quasi 98 milioni, con un importo medio di poco superiore ai 21mila euro. Ma è cospicua anche la fetta dei finanziamenti di taglia superiore, quella dai 25mila agli 800mila euro: 389 imprese della nostra provincia hanno chiesto complessivamente 153 milioni.
Tre settimane fa un approfondimento di TG Reggio aveva evidenziato che solo il 5% delle imprese richiedenti aveva effettivamente ricevuto i prestiti. Ora il meccanismo pare essersi sbloccato, tanto da spingere il parlamentare reggiano del M5S Davide Zanichelli, membro della Commissione Finanze della Camera, a dire che il Decreto Liquidità “sta funzionando e che i soldi circolano da subito per mantenere vive le relazioni tra le imprese”.
Non è della stessa opinione l’Alleanza delle Cooperative. “In Emilia-Romagna – dicono i vertici delle coop – la prima tranche del voucher della Regione per finanziamenti agevolati è andata esaurita in poco tempo. Grazie ad Unioncamere la disponibilità di fondi è stata reintegrata e il modello funziona bene. Garanzia Sace, Fondo Centrale, i 25.000 euro e altre misure di cui tanto si parla non vanno purtroppo alla stessa velocità”.
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