REGGIO EMILIA – E’ confermata per lunedì 20 luglio la scadenza dei termini per pagare diversi adempimenti fiscali per imprese e lavoratori autonomi, come Ires, Iperf e Irap. Un tax day che riguarda anche migliaia di contribuenti reggiani. Non è servita la protesta dei commercialisti che chiedevano un’ulteriore proroga.
***
Il Governo ha detto no alla richiesta di una ulteriore proroga di diverse scadenze fiscali fissate originariamente al 30 giugno e poi spostare al 20 luglio. Su questa data quindi si concentrano diversi adempimenti tra quelli già stabiliti a quelli rinviati per l’emergenza Covid. Dovranno essere versate per esempio saldo 2019 e acconto 2020 di Ires, Irpef, Irap. un conto salato anche per migliaia di contribuenti reggiani. E non sarà finita qui perché altri adempimenti sono previsti entro la fine del mese, 246 in tutto secondo i commercialisti che avevano chiesto un rinvio e ora sono sul piede di guerra anche a Reggio Emilia.
“E’ un vero D-Day – commenta Corrado Baldini, presidente dell’ordine dei commercialisti di Reggio – Una molteplicità di lavoratori autonomi, artigiani, imprenditori, imprese, dovranno pagare senza avere in molti casi le disponibilità per farlo. E’ un problema che va al di là dei problemi degli studi professionali che debbono elaborare gli F24, è una richiesta naturale. Si danno agevolazioni ampie ma non si fanno passi in più per chi è oggettivamente in difficoltà e ciò ci lascia perplessi”.
Niente proroga dunque come invece avvenuto lo scorso anno per l’adeguamento dei nuovi software dell’Agenzia delle Entrate, una situazione, dicono i professionisti, nemmeno paragonabile a quella che si sta vivendo ora, con le conseguenze economiche e le difficoltà seguite alla pandemia. In caso di mancato rispetto della scadenza cosa succederà? “L’esperienza del passato non esclude che una riapertura dei termini possa arrivare anche a posteriori”.
Reggio Emilia protesta tasse Corrado Baldini commercialisti scadenze coronavirus covid19 Ires Iperf e Irap