MONTECCHIO (Reggio Emilia) – E’ stata rinviata la riesumazione delle 18 salme degli ospiti della casa di riposo San Giuseppe di Montecchio, un accertamento disposto dalla procura che sta indagando sulle morti sospette da Covid avvenute nella struttura nella fase più acuta dell’epidemia. Intanto i familiari di una delle vittime si sono affidati ad un legale per seguire l’andamento dell’inchiesta.
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“Non è una caccia alle streghe ma una ricerca di verità, stanno vivendo tutto con estremo dolore”. L’avvocato Barbara Campani tutela i due figli di una anziana ospite della casa di riposo San Giuseppe di Montecchio, la struttura al centro dell’inchiesta della Procura di Reggio per le morti sospette da Covid. La donna di 85 anni è deceduta durante la fase più acuta dell’epidemia, i familiari non potevano essere presenti. Ora si sono affidati ad un legale per conoscere gli sviluppi dell’indagine.
“Le cause non le conosciamo, è stato comunicato un arresto cardiaco, ma tutte le morti sono dovute ad un arresto cardiaco, la causa può essere naturale vista l’età della signora, non lo sappiamo, in quel periodo ci sono stati molti decessi, la necessità di un chiarimento è dovuta da parte del pm”.
La casa di cura parrocchiale è gestita da una fondazione il cui presidente è il parroco di Montecchio don Angelo Orlandini, tra gli indagati insieme ad altre quattro persone. Due le ipotesi di reato: omicidio colposo e delitto colposo contro la salute pubblica. Il pubblico ministero Piera Giannusa, che coordina i carabinieri del Nas, ha disposto un accertamento tecnico irripetibile sulle salme di 18 ospiti di Montecchio, Cavriago e Sant’Ilario per accertare se le cause delle morti sono da ricondurre al Covid e se sono state messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie, e ha nominato il suo medico legale. Le difese hanno richiesto un incidente probatorio al giudice che dunque dovrebbe nominare un suo professionista. Le riesumazioni avrebbero dovuto essere effettuate in questi giorni ma sono state sospese. Una situazione ancora più complicata per i familiari. “Non eri presente, ti fai delle domande, da parte di figli non vicini ai genitori, delle domande te le fai, appunto per sottolineare la richiesta di verità e chiarezza dei clienti”.
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