MONTECCHIO (Reggio Emilia) – C’è una data per la riesumazione delle salme dei deceduti nella casa della carità San Giuseppe di Montecchio, è il 26 giugno. Questo è indicato nell’atto della Procura che ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati: sono il parroco di Montecchio, don Angelo Orlandini (60 anni) che è il presidente della struttura, il direttore Fabrizio Bolondi (54 anni) e la dirigente Beatrice Golinelli (47 anni). Indagati anche il medico esterno Paolo Formentini (68 anni) e il responsabile del servizio di prevenzione e di protezione, il modenese Andrea Muzzioli (51 anni). Da venerdì dovrebbero dunque iniziare le operazioni per disseppellire e quindi procedere a tutte le verifiche tecniche e gli accertamenti del caso sulle sei persone sepolte nel cimitero di Montecchio ma ce ne sarebbero altre 12 in altri Comuni. Si dice tranquillo e fiducioso nell’azione della Magistratura l’avvocato Nino Ruffini che difende due indagati: il direttore Bolondi e la dirigente Golinelli. “La presenza del virus non è la causa di morte, possono esserci cause legate ad altro. Si tratta di un esame medico approfondito che deve sfociare nell’esame dibattimentale. Per questo abbiamo sollevato l’incidente probatorio. La struttura non è un caso eclatante. La struttura aveva appena avuto ispezioni da parte dei Nas, che avevano plaudito alle modalità organizzative”.
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