REGGIO EMILIA – “Quello che ci difenderà sarà il vaccino, ma ci sono tempi tecnici, quello che la gente deve capire è che quello che ci proteggerà sono il distanziamento, la mascherina e il lavaggio delle mani. Questa è la base della prevenzione”.
I dati sono buoni, l’indice di replicazione della malattia è ovunque al di sotto del livello di guardia, ma in Italia, ma secondo l’istituto superiore di sanità, emergono ancora micro focolai, intesi come trasmissione del virus anche solo tra due persone. In regione ne sono emersi 16 nelle ultima settimana, 166 quelli attivi in tutta Italia. Mentre continuano le ricerche sui farmaci, il Covid manifesta sintomi inaspettati, ad esempio in ambito dermatologico. “C’erano pazienti che non facevano farmaci e manifestavano l’orticaria o rasch cutanei in corso di Covid, successivamente abbiamo notato anche manifestazioni tardive come i geloni alle mani e ai piedi”, ha spiegato Claudio Feliciani, direttore di Dermatologia dell’ospedale Maggiore di Parma.
Considerare il Covid clinicamente scomparso, come ha detto il primario della rianimazione del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, non significa che l’epidemia sia finita. Ad affermalo è Carlo Salvarani, direttore di Reumatologia a Reggio e Modena: “Abbiamo fatto vera prevenzione con l’isolamento, non ci sono più casi severi perché i casi severi rappresentavano una percentuale dei casi totali, essendosi ridotti i casi totali, si sono ridotti anche i casi severi. Ogni cosa può accadere, lo vedremo nei prossimi mesi”.
Telereggio Il medico e il cittadino Carlo Salvarani coronavirus covid19 Claudio Feliciani