REGGIO EMILIA – Sono trascorse due settimane dal ritorno in zona gialla dell’Emilia Romagna. Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni e per l’estate? Lo abbiamo chiesto al direttore del Presidio ospedaliero Giorgio Mazzi.
***
“La preoccupazione oramai è all’ordine del giorno. Continua ad esserci una percentuale alta dei contagi, cominciamo a vedere però una riduzione dei posti letto per covid, con eccezione delle terapie intensive e semintensive”.
Nei giorni scorsi il numero delle persone contagiate dal Covid in provincia è rimasto sempre elevato e ora, a due settimane dal ritorno dell’Emilia Romagna in zona gialla, si teme che possa salire ancora. 364 in media al giorno gli accessi ai pronto soccorso della provincia, con il 12% dei postivi al virus. L’estate e le temperature elevate questa volta probabilmente non saranno risolutive.
“Fare previsioni è abbastanza difficile, però l’ipotesi che con l’estate la morsa possa cedere è in dubbio, perché vediamo Paesi dove le temperature sono molto elevate e i contagi lo sono altrettanto”.
Le varianti in circolazione sono la causa di queste previsioni non proprio ottimistiche. Le stesse varianti che ora impediscono alle terapie intensive e semintensive di svuotarsi. Crescono infatti i casi gravi. “Nella terza ondata abbiamo visto scendere l’età media dei contagiati e abbiamo visto evoluzioni ingravescenti che non erano prevedibili, in 50enni o 60enni anche in buona salute, evoluzioni di questo tipo sono riconducili alle varianti. L’unica nota positiva è che stiamo uscendo da una posizione statica, nei giorni scorsi erano 180-185 i posti letto occupati per covid e ora sono in calo progressivamente – speriamo che calino anche le terapie intensive e semintensive”.
Reggio Emilia ausl reggio emilia virus ricoveri Giorgio Mazzi previsioni coronavirus contagi covid19 zona gialla