REGGIO EMILIA – “Ufficialmente il mio mandato alla guida della Camera del Lavoro di Reggio terminerà nel 2022”. Lo ha detto Ivano Bosco, segretario provinciale della Cgil, ospite della trasmissione Decoder.
***
“Il mio traguardo è il congresso e ci sarà nel 2022. Tutti siamo sottoposti a questa verifica”. Ancora un anno di mandato per Ivano Bosco, il primo non reggiano segretario generale della Camera del Lavoro di Reggio, in carica dal marzo del 2019. E’ il ‘forestiero’ chiamato per ricucire le divisioni tra le diverse anime presenti nel sindacato a livello locale, dunque per favorire una successione il più unitaria possibile. Disposto a farsi da parte qualora si presentino le condizioni per tale obiettivo. “Sono a disposizione dell’organizzazione sindacale se nel frattempo si intravedono traguardi temporali diversi”.
Intervistato dal direttore di TgReggio Gabriele Franzini, Ivano Bosco ha fatto il punto sulle battaglie che il sindacato sta affrontando nell’attuale scenario segnato dalla pandemia. All’orizzonte la scadenza che maggiormente preoccupa riguarda il blocco dei licenziamenti. “Ci dobbiamo far trovare pronti per la data, stabilita nel 31 marzo dall’ultimo decreto, con strumenti che ci consentano di gestire quella fase critica”.
Di prioritaria importanza è l’introduzione di una riforma degli ammortizzatori sociali, “perché dovranno avere quel carattere di universalità che oggi le normative non hanno”.
Tra le inefficienze messe in luce dalla pandemia c’è quella del sistema sanitario che dovrà per forza di essere rafforzato: “Vuol dire anche avviare una politica di assunzioni qualificate”.
Per quanto riguarda la ripresa dell’economia, la si potrà realizzare, secondo Bosco, soltanto attraverso riforme strutturali. All’alibi delle risorse sarà impossibile appellarsi: “Ci sarà un flusso di risorse mai visto”.
Telereggio Reggio Emilia Decoder lavoro Cgil licenziamenti Ivano Bosco coronavirus covid19