Dopo gli annunci sulla riapertura delle scuole da Roma incognite e silenzio. VIDEO

REGGIO EMILIA – Mancano meno di due mesi all’inizio dell’anno scolastico, annunciato per il 14 settembre. Abbiamo chiesto a un preside, quello del liceo Matilde di Canossa, Daniele Cottafavi, se le scuole sono pronte nel rispetto delle linee anticontagio.

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“Siamo pronti per il 14 settembre, ma al momento non ho visto un provvedimento che dica che il 14 settembre iniziano le scuole”.
Un provvedimento ufficiale ancora non c’è, nonostante l’annuncio del Ministro dell’Istruzione Azzolina di riaprire per tutti la scuola il 14 settembre. Nel frattempo si è lavorato nei singoli istituti, sulla base delle risorse nazionali stanziate, per adeguare gli spazi e avere aule dove siano rispettati i vincoli di distanziamento, limitando l’uso della didattica a distanza, che non sparirà: “L’ipotesi potrebbe essere: se c’è una classe di 27 alunni e bisogna lasciarne a casa due al giorno, si sta a casa ogni 15 giorni, ma è una ipotesi su cui stiamo ancora lavorando”.

Saranno determinanti le prossime settimane ma le possibili soluzioni ci sono e sono in campo, dice Cottafavi, che dirige un istituto di 1470 studenti, con 61 classi, 13 prime una in più rispetto allo scorso anno. Anche gli organici degli insegnanti, dice Cottafavi, su cui le scuole stanno ragionando con l’ufficio scolastico, dipenderanno dalle scelte organizzative che ogni istituto sarà in grado di darsi: “Poi nella seconda metà di agosto convocheremo il consiglio di istituto, ci confronteremo con le rappresentanze sindacali e poi faremo dei momenti di comunicazione alle famiglie”.

Rimane invece un rebus, da non sottovalutare, l’andamento dell’epidemia nel prossimo autunno e gli scenari che si potranno delineare: “Dobbiamo essere pronti, speriamo di no, a un nuovo lockdown. Non possiamo più dire non lo sapevamo, ma sulla parte medica credo non debba essere chiesto a noi. Spero e confido che molto presto verranno dati gli indirizzi sanitari per sapere quali protocolli dovremo rispettare nel caso in cui si verificano situazione di febbre, di contagio di ripresa del virus”.