REGGIO EMILIA – Il portale web del Consiglio europeo in questi giorni ha dato spazio a Reggio Emilia citata come esempio di collaborazione tra le diverse comunità in questo momento d’emergenza.
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“La città di Reggio Emilia si conferma la città del popolo”. Così sul portale del Consiglio europeo, nella sezione Programma di città interculturali. Si dà spazio alla reazione reggiana all’emergenza Covid19, anche alla reazione dei nuovi reggiani, che vivono la preoccupazione doppia per le sorti dei propri connazionali e parenti in patria: la mobilitazione delle comunità straniere che vivono, lavorano e sono attive dal punto di vista del sociale nella nostra provincia è stata immediata e straordinaria. Dalla donazione di mascherine e altri presidi sanitari, in alcuni casi inviati anche a Codogno zona del primo focolaio italiani, a quella di centinaia di pacchi alimentari, a quella di denaro: circa 130mila euro sono arrivati alla sanità reggiana da parte di associazioni cinesi e centri islamici, dalle comunità filippina, ghanese, senegalese e nigeriana, dal Mali, dai cittadini Tamil, dalla comunità albanese. In molti si sono dati da fare per consegnare la spesa o per aiutare le associazioni di volontariato.
“A loro va il nostro grazie e la nostra vicinanza per i loro cari che sono qua e per quelli lontani toccati da questa crisi – commenta l’assessore al Welfare Daniele Marchi – fanno parte di quel tessuto interculturale della nostra comunità che sta dimostrando un senso di appartenenza forte soprattutto in queste ore”.
“A fianco delle istituzioni si è mobilitata l’intera comunità”, scrive il portale europeo, ricordando Reggio sia stata la prima città in Italia a fornire indicazioni e informazioni multilingue. A fare da punto di riferimento, la Fondazione Mondinsieme.
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