REGGIO EMILIA – Dall’ 8 giugno in Emilia Romagna, in anticipo rispetto alle altre regioni, possono riaprire i centri estivi per i bambini sopra i tre anni. Entro la settimana sarà pronto il protocollo regionale, nel rispetto delle linee guida nazionali. Abbiamo intervistato il capo della segreteria politica della Presidenza, il reggiano Giammaria Manghi, che ci ha anticipato alcune novità.
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“Rispetto al documento nazionale, per il quale la Regione Emilia Romagna ha contribuito fortemente, ci sarà anche una parte dedicata ad attività sportive e a giochi motori”. L’Emilia Romagna punta sullo sport anche per i campi estivi, oggi come in passato. Dall’8 giugno nella nostra regione, in anticipo di una settimana rispetto alle altre, infatti sarà consentita la riapertura dei centri estivi per i bambini più grandi di tre anni. Nel protocollo che uscirà nei prossimi giorni la Regione ha inserito le attività sportive, all’aria aperta ma non solo.
“In forma individuale, con distanziamento sociale, ma sport tipo il tennis e giochi con la palla singolarmente sono previsti, per arricchire l’offerta. In un protocollo si definirà l’attività all’interno di palestre e saloni, per garantire il servizio anche in tutte le condizioni meteo”.
Anche chi ha disposizione spazi idonei nelle piscine li potrà utilizzare. “Sarà diverso dagli altri anni, piccoli gruppi, a turno, con diversi educatori”. Saranno i singoli territori ad organizzarsi. Per i più piccini, della fascia 0-3 anni, la Regione sta pensando ad altre possibilità.
Ovviamente serviranno più educatori e maggiori risorse e si profila un considerevole aumento delle rette per le famiglie. “Mettiamo in campo misure di sostegno adeguate, ci sono i 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione con i voucher per aiutare le famiglie nelle spese, mentre il Governo ha stanziato 150 milioni che andranno alle Regioni e ai Comuni per allestire i centri estivi“, chiosa Manghi.