REGGIO EMILIA – In tempi di covid resta sotto i riflettori il problema della movida. Abbiamo preso in esame due luoghi del centro storico, nei quali, in particolare il fine settimana, un ampio numero di persone si riversa in strada. “Senza il minimo rispetto delle misure anti contagio”, è l’allarme dei residenti. Resta poi un altro tema, legato alla maleducazione di chi orina contro portoni e palazzi e di chi abbandona in giro rifiuti, bicchieri e altro.
***
“I giovani sono refrattari alle regole, si sa, ci vuole un controllo più presente da parte delle forze dell’ordine e da parte del Comune. Tutto ciò non vuol dire che si debbano spostare fuori i centri di aggregazione”. Spiega una residente del centro.
Le ripercussioni della movida sulla tranquillità dei residenti sono risapute. Il tema riaffiora all’inizio di ogni stagione estiva. Sono ora i rischi del contagio da Covid il motivo principale di preoccupazione per chi incappa in assembramenti formati dai frequentatori dei locali del centro. Apparecchiate di bicchieri lasciate sulle auto sono i postumi della Movida in via Caggiati, dove ha sede l’Hot Chili, storico cocktail bar e ristorante messicano. Questo tipo di comportamento è diminuito, lasciando però spazio al mancato rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione e del distanziamento sociale. Via Emilia Santo Stefano, dove si affaccia via Caggiati, è gremita nelle sere di movida.
“Ci vorrebbe più educazione da parte dei giovani, hanno poca attenzione”, un’altra voce.
Assembramenti e mascherine, la questura: “Nei controlli serve buonsenso”. VIDEO
Lo stesso fenomeno viene riscontrato in via Toschi, in prossimità della birreria Brasserie des amis. A un passo di distanza, all’angolo, c’è il Fontanelli Caffè, che da un mese è diventato un ulteriore luogo di aggregazione di notte. “Sono un po’ ingestibili, sono tutti ragazzi giovani. Non solo qui le regole non vengono rispettate al 110%. E’ una cosa più grande di noi. Non ci si riesce. Ci vorrebbero 10 guardie giurate lungo la strada”, il pensiero di Adelmo Bozzolini, socio della Brasserie des Amis.
L’occhio sulla situazione ce l’ha una residente con cui parliamo al telefono. “Le mascherine non esistono proprio, i ragazzi non le portano, danno fastidio non tanto le urla e gli sbraiti, quanto lo sfregio a qualsiasi regola”.
Leggi anche
Covid a scuola: positivi e classi in isolamento a Reggio Emilia e provincia. VIDEO
Covid19 e movida: la situazione di via Emilia Santo Stefano e via Toschi
Coronavirus, 13 nuovi contagiati a Reggio Emilia e provincia
Reggio Emilia via Toschi movida via Emilia Santo Stefano coronavirus covid19 assembramenti via Fontanelli via CaggiatiCovid19, in Emilia Romagna il virus rallenta: 56 casi con 12mila test e tamponi