REGGIO EMILIA – Centomila euro, a fondo perduto, per aiutare imprese giovani in centro storico. Il Comune ha pubblicato l’avviso pubblico che ha come obiettivo sostenere il proseguimento delle attività e le locazioni. Si stima che saranno oltre un centinaio le piccole imprese beneficiarie. La somma si aggiunge agli sgravi e ristori Tari e Cosap disposti nei mesi scorsi dal Comune, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, per aiutare le imprese danneggiate dal Covid19.
L’individuazione dei criteri e dei beneficiari, consultate le Associazioni di categoria, è risultato sia dell’analisi delle istanze raccolte sul territorio, sia dell’approfondimento di quanto già messo a disposizione dalle precedenti azioni di sostegno promosse dall’Amministrazione e dal Governo attraverso i decreti che prevedevano ristori.
L’avviso è rivolto ad attività di somministrazione di alimenti e bevande, gelaterie e pasticcerie, che si trovano all’interno del centro storico di Reggio Emilia, e si suddivide in due tranche: per un importo complessivo di 55.000 euro, alle imprese ‘giovani’, la cui attività sia cioè iniziata nel 2019-2020; per un importo complessivo di 45.000 euro, alle stesse tipologie di attività, purché il locale d’esercizio sia in locazione.
” La nostra nuova azione ha l’obiettivo di partecipare alla rete di supporto, senza pretesa di esaustività, ma nello stesso tempo evitando micro-erogazioni a pioggia, che sarebbero di per sé di scarsissima o nulla incisività – dicono il sindaco Luca Vecchi e l’assessora a Commercio, Attività produttive e Valorizzazione del centro storico, Mariafrancesca Sidoli – Dall’analisi scolta è emerso un settore più fragile di altri: le imprese giovani. Questa fragilità deriva comprensibilmente dall’avviamento assai recente della nuova impresa, quindi con strutturazione economica non ancora consolidata, e dall’impossibilità di accedere al criterio di parametrazione del calo di fatturato ad aprile 2020 con riferimento ad aprile 2019, ricevendo una erogazione a forfait, così come stabilito dai decreti ristori.
Una volta esaurita tale priorità – aggiungono sindaco e assessora – si ritiene opportuno estendere il più possibile il beneficio dell’intervento, raggiungendo altri piccoli imprenditori, la cui attività si svolga in locali soggetti a contratti di locazione, la maggior parte dei quali si concentra nel centro storico. In questo caso, si è rilevata infatti la difficoltà a corrispondere l’interezza dei canoni di locazione (nonostante il credito di imposta al 60%) a fronte di chi, invece, è proprietario della sede del locale e può usufruire di moratorie bancarie. Con questa azione, si vuole sottolineare la consapevolezza e l’attenzione ai temi della locazione in centro storico.
L’obiettivo generale dell’azione politica – concludono il sindaco Vecchi e l’assessora Sidoli – è limitare gli effetti della crisi economica del piccolo commercio in centro storico, rallentando la già importante instabilità e contrastare il processo di svuotamento e di chiusure delle piccole imprese commerciali, sostenendo chi ancora è in fase di avviamento”.
I dettagli del bando
• fascia 1: priorità alle nuove attività 2019-2020, con contributo fino a 2.500 euro per ciascuna attività, con una destinazione complessiva di 55.000 euro del budget;
• fascia 2: attività soggette a restrizioni, che si trovano in locazione, con contributo fino a 500 euro per ciascuna attività, con una destinazione complessiva di 45.000 euro del budget. Non saranno ammesse le richieste di coloro che, pur rientrando in questa fattispecie, hanno un locale in locazione dal Comune di Reggio Emilia e usufruiscono già della riduzione del canone di locazione.
Il contributo sarà erogato una tantum e in quota uguale a tutte le imprese rientranti nella rispettiva fattispecie.
Nel caso in cui le domande presentate non esaurissero l’importo stanziato per ciascuna delle due fattispecie, la somma totale residua verrà suddivisa in parti uguali tra gli aventi diritto già rientranti nelle due fattispecie.
Tutte le imprese richiedenti devono – a pena di esclusione – avere unità operativa nell’area del comune di Reggio Emilia ricompresa nell’esagono tra viale Piave, viale Isonzo, viale Timavo, viale dei Mille, esclusi trasferimenti di sede e variazione di ragione sociale.
Le imprese devono risultare attive alla data di scadenza dell’Avviso pubblico e alla data di liquidazione del contributo, possedere e aver ottemperato a tutti i requisiti previsti nell’Avviso e aver assolto ai tributi.