REGGIO EMILIA – Con il ritorno in zona gialla riaprono anche a Reggio musei, biblioteche e mostre. Palazzo Magnani si prepara a riaprire le esposizioni al pubblico in presenza da mercoledì 10 febbraio e con orari anche serali.
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Le mostre riaprono anche se parzialmente, nei giorni feriali e con tutte le precauzioni del caso. Ma almeno si riaccendono i motori di un settore che ha pagato un prezzo caro all’emergenza con un lockdown di mesi.
Teatri e cinema sono ancora chiusi. Via alle riaperture per biblioteche e mostre nei giorni feriali, chiusi invece nei fine settimana. Come Palazzo Magnani che ha deciso di aprire in presenza, dopo essere rimasto in collegamento con scuole e visitatori grazie alle dirette live e si tour virtuali, nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 20, per agevolare chi lavora. Riapertura ufficiale da mercoledì 10 febbraio, non serve la prenotazione e i biglietti sono acquistabili anche on line.
“Abbiamo attualmente allestita la mostra ‘True Fictions’, molto divertente – sottolinea il direttore della Fondazione, Davide Zanichelli- e con lo stesso biglietto si può visitare anche una seconda mostra a Palazzo da Mosto”.
Il bilancio 2020 per la Fondazione Magnani si chiuderà a circa 1 milione e mezzo di euro a fronte dei 2,2 milioni degli anni scorsi. Introiti che sono venuti a mancare, anche se si sono registrate minori spese. Un danno economico ma soprattutto educativo e sociale, la cultura dimenticata e che ora dovrà cercare di risollevarsi.
“Noi siamo stati chiusi – aggiunge Zanichelli – non tanto per la mancanza di sicurezza in questi luoghi ma per evitare lo spostamento delle persone ma è chiaro che l’apertura dei negozi ha creato comunque assembramenti e il nostro sacrificio alla fine penso sia stato inutile. La cultura rappresenta il 6% del Pil non credo si possa pensare sia così marginale”.
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