REGGIO EMILIA – Da quando l’Emilia Romagna è tornata in zona gialla si sono moltiplicate le segnalazioni di assembramenti e comportamenti non rispettosi alle forze dell’ordine, e anche ai media. Ma cosa accade dopo la telefonata ai centralini delle forze dell’ordine?
Occorre dire che spesso le segnalazioni che arrivano alla nostra redazione sono accompagnate da lamentele circa il mancato o tardivo intervento degli uomini in divisa. Ma è sempre così? Le segnalazioni vengono vagliate – rispondono dalla questura – e soprattutto vengono costantemente osservate le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in centro storico e non solo, per monitorare lo spostamento delle persone. A volte – dicono da via Dante – le foto o i video fatti dai cittadini con i telefonini alterano le immagini, “schiacciandole”. Un effetto che altera la percezione dell’assembramento. Più nitide sono invece le immagini delle telecamere fisse della questura, ed è stato analizzando quelle immagini che ieri sera ad esempio gli agenti della polizia di Stato e della polizia locale sono intervenuti in via Emilia Santo Stefano, angolo via Caggiati dove si trova Il Messicano, e in piazza Gioberti, davanti al Chicken Bites. I due locali sono stati chiusi: il primo per aver servito alcolici ai clienti anche dopo le 18, il secondo per il mancato rispetto del distanziamento tra le persone sedute ai tavolini. In tutto sono stati dieci i giovani sanzionati per il mancato uso della mascherina.
I controlli stanno proseguendo anche nella giornata di oggi, domenica.
Leggi anche
Covid, controlli in centro: chiusi due locali per mancato rispetto delle regole
questura polizia restrizioni telecamere di videosorveglianza coronavirus covid19 zona gialla assembramenti ristoranti aperti bar apertiReggio Emilia: dà in escandescenze al pronto soccorso: denunciata













