REGGIO EMILIA – Il ritorno in zona gialla ha permesso le riaperture di ristoranti e bar ma restano molti nodi da sciogliere: dal coprifuoco alle 22 contestato dagli operatori all’impossibilità in caso di maltempo di ospitare i clienti all’interno dei locali. Per i comuni intanto è corsa per le autorizzazioni alle distese.
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Un centinaio le distese già autorizzate e altrettante in via di valutazione da parte della Task Force messa in piedi dal Comune di Reggio per rispondere alle tante richieste, molte quelle nuove, piombate dopo l’ufficialità delle decisioni sulle riaperture dei pubblici esercizi decise dal Governo. La tassa di occupazione del suolo pubblico sarà sospesa sino giugno, ora la sfida è fare collimare gli interessi legittimi di baristi e ristoratori con quelle dei residenti nelle zone dove è previsto il passaggio e la sosta delle auto.
Una situazione che coinvolge tutti gli enti locali delle provincia per queste riaperture salutate purtroppo dalla pioggia con i tavoli, quelli del tutto all’aperto, rimasti desolatamente vuoti nel primo pranzo da zona gialla. Ma almeno si riparte, si rivedono i clienti e si richiamano al lavoro i dipendenti. Con la speranza non si debba richiudere, restano forti polemiche per il coprifuoco lasciato alle 22 nessuno da quel momento dovrà essere in giro.
Guarda il servizio di Tg Reggio con le interviste all’assessora Mariafrancesca Sidoli, al ristoratore Luca Ferri e ad altri esercenti e baristi del centro e non solo, e ai loro clienti.
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