ROMA – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato in mattinata alla Camera aprendo l’informativa sulle misure anti Covid e sul nuovo Dpcm, che nel pomeriggio verrà illustrato anche in Senato. “Non c’è altra strada diversa dall’unità per affrontare questa emergenza, la più grande dal dopoguerra – le sue parole – Nei prossimi mesi sarà tutto terribilmente complicato, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani. Sarebbe un errore imperdonabile rallentare nell’ultimo miglio”. Intanto, questa sera alle 20.30 è atteso il Consiglio dei ministri sul decreto Covid e la proroga dello stato d’emergenza fino almeno al prossimo 30 aprile (con possibilità di estenderla fino al 31 luglio).
Riguardo al nuovi dispositivo, Speranza ha detto: “E’ intenzione del Governo confermare il divieto di spostamento anche tra regioni in zona gialla, vietare l’asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l’ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto”. C’è poi intenzione di riaprire i musei in area gialla e di confermare l’indicazione “a poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi, come già avvenuto durante le vacanze di Natale. Questa settimana – ha aggiunto Speranza – c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia. Aumentano le terapie intensive, l’indice Rt e focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare: l’epidemia è nuovamente in una fase espansiva e perciò riteniamo inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza”.
Arriveranno venerdì le ordinanze del ministro con le nuove classificazioni delle regioni per fasce di rischio. Secondo l’ultimo monitoraggio della cabina di regia – riportato da Speranza nelle comunicazioni alla Camera – 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato, di cui 2 in progressione a rischio alto, e una sola regione è a rischio basso. Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle “il Governo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1”, fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento.
Speranza, inevitabilmente, ha parlato anche della campagna di vaccinazione: “Vediamo la luce in fondo al tunnel. Il Covid ha le ore contate, ma non abbiamo ancora vinto. Siamo alle prime battute di una lunga e difficile maratona. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo. Per il Governo resta comunque fondamentale l’obiettivo dell’immunità di gregge. A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, l’evidenza scientifica e la capacità di ascolto e dialogo non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi delle caverne. Abbiamo opzionato quasi il doppio delle fiale necessarie per vaccinare tutti gli italiani. Tutto quello che si poteva e si doveva fare per approvvigionarsi del vaccino è stato fatto con attenzione e per tempo”.
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