REGGIO EMILIA – La campagna vaccinale è arrivata allo sprint finale. A partire da domani si aprono le prenotazioni per tutte le classi di età, dai 12 anni in su, che finora non hanno avuto accesso alla vaccinazione.
Domani e martedì in particolare le prenotazioni sono aperte per i giovanissimi, ovvero i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. La scelta di dare la precedenza ai nati dal 2002 al 2009 ha un obiettivo preciso: si vuole arrivare all’inizio dell’anno scolastico con tutto il mondo della scuola vaccinato.
Come prenotare? Con i canali già utilizzati: il numero dedicato 0522-338799, gli sportelli Cup, in farmacia. Poi, ancora, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, l’applicazione ER Salute e il Cupweb. Diverse le modalità per i bambini fragili tra i 12 e i 15 anni, che fino a che non è arrivato il via libera dell’Aifa non potevano accedere a nessun vaccino: questi riceveranno l’sms direttamente dall’Ausl. Da mercoledì 9 giugno si passerà agli adulti, con un calendario a scalare dai 39 anni in giù.
“Il senso è di dare una opportunità anche agli adolescenti che hanno avuto delle restrizioni nella loro vita sociale e scolastica molto importanti”, le parole di Alessandro Volta, direttore del Programma Materno infantile di Ausl.
Risparmiati da un virus che ha colpito gli anziani e le persone più fragili, i ragazzi si sono comunque dimostrati un veicolo dell’infezione. Vaccinare la popolazione più giovane è un passo fondamentale per ridurre la circolazione del Covid e permetterà alla scuola, dopo un anno travagliato per le continue interruzioni tra focolai e didattica a distanza, di ripartire a settembre con più tranquillità.
Il vaccino autorizzato da Aifa per i ragazzi è Pfizer: “Che l’efficacia sia alta è atteso in base agli studi, ci sono meno notizie sugli effetti collaterali, dovrà essere tutto monitorato”, ha aggiunto Volta. Sono in molti a pensare che la vaccinazione dei più giovani sia la vera svolta nella lotta alla pandemia: “Non ne sono così convinto, è una opinione di molti. La vera svolta è stata vaccinare gli anziani e i soggetti a rischio – sull’immunità di popolazione vedremo perché non è mai avvenuta una campagna così”, ha concluso Volta.
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