REGGIO EMILIA – No a quello che è stato ribattezzato il “super pass”, ossia l’estensione dell’obbligo del Green Pass a dipendenti pubblici e lavoratori di una molteplicità di aziende private. Si, invece, alla vaccinazione obbligatoria.
Nel momento in cui il Governo sta accelerando sul Green Pass e le sue aree di azione, la Cgil ribadisce la propria posizione: “Credo che il Green Pass sia uno strumento di deresponsabilizzazione della cosa pubblica”, ha detto il segretario reggiano del sindacato, Cristian Sesena.
Giovedì approderà in Consiglio dei ministri un nuovo decreto, che estenderà il certificato verde ai dipendenti della pubblica amministrazione. Dopo sanità e scuola, toccherà ai lavoratori degli organi costituzionali, delle agenzie fiscali, degli enti culturali. E poi, federazioni sportive, fondazioni, istituti di ricerca, enti di previdenza e forse anche le società partecipate dallo Stato. Un percorso che trova, però, l’opposizione della Cgil: “Siamo favorevoli all’obbligo di vaccinazione”, ha sottolineato il segretario Sesena.
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