REGGIO EMILIA – Attualmente sono una ottantina le classi sotto osservazione per la presenza di focolai di Covid. Mentre l’igiene pubblica dell’Ausl si sta attrezzando per il ritorno sui banchi del 7 gennaio, abbiamo fatto il punto della situazione sull’attività dall’inizio dell’anno scolastico.
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750 classi prese in carico in seguito alla presenza rilevata di uno o più studenti positivi al Covid; più di 15 mila tamponi eseguiti, 12 mila dei quali ai bambini e ai ragazzi; un contatto costante con le scuole e una continua attività di formazione del personale. Il lavoro messo in campo dall’azienda Usl per la gestione della pandemia nelle scuole, dalla ripartenza di settembre, è stato imponente.
“Perché in ogni situazione in cui si è intervenuti è stato necessario predisporre i provvedimenti – spiega Emanuela Bedeschi, direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl – tenere i rapporti con le scuole per verificare il rispetto dei protocolli, verificare le situazioni in cui il contagio si è determinato, in più di 250 situazioni i nostri operatori sono intervenuti con sopralluoghi diretti per un momento di confronto e supporto con gli operatori della scuola”.
I casi in cui si sono verificati focolai, ovvero contagi tra due o più persone di un gruppo, sono stati 235. Attualmente sono una ottantina le classi sotto osservazione. Ma l’attenzione è già proiettata al 7 gennaio, quando tornerà sui banchi la metà degli studenti delle superiore, in didattica a distanza dagli inizi di novembre. “La scuola non è una bolla – dice la dottoressa Bedeschi – l’obiettivo è quello di affinare le capacità di intervento”. “Abbiamo anche potenziato il gruppo di operatori dedicato all’attività Covid nelle scuole. D’altro canto abbiamo già dichiarato la disponibilità con i sindacati e con l’ufficio scolastico provinciale ad affiancare il personale della scuola con attività di aggiornamento per condividere criticità emerse e cercare di mantenere alta l’attenzione sulle norme di comportamento necessarie per prevenire i focolai nelle scuole”.
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