REGGIO EMILIA – No alle cosiddette “classi pollaio”, ossia a classi troppo rumorose. Sì a organici stabili, strutture adeguate e trasporti sufficienti.
Il comitato Priorità alla Scuola, che raggruppa insegnanti e genitori delle province di Reggio Emilia e Modena, con l’avvicinarsi dell’avvio del nuovo anno scolastico torna a farsi sentire. Lo fa con una lettera inviata al presidente del Consiglio Draghi, al ministro dell’Istruzione Bianchi e al presidente della Regione Bonaccini. Una lettera nella quale si chiedono interventi contro problemi cronici della scuola, problemi che la pandemia ha solo acuito ed evidenziato ulteriormente.
“Dopo due anni scolastici ‘terribili’ per le scuole di ogni ordine e grado – si legge – vissuti in pandemia nella palese inadeguatezza di qualsiasi programmazione, con conseguenze gravi sia sugli obiettivi formativi che sulla salute psichica dei nostri giovani, ora è il momento di dare orizzonti certi alle famiglie, ai cittadini, agli elettori di domani (mille proclami e nessuna azione concreta di analisi, pianificazione, implementazione). A settembre non ci sarà il tempo di ovviare ed organizzarsi”.
Il popolo della scuola ha bisogno di certezze e non di incognite, ammonisce il comitato per voce del prof. Davide Giardina. Priorità alla Scuola annuncia una mobilitazione nazionale il 20 settembre per sottolineare tutte le carenze del settore scolastico a livello di spazi e organizzazione. Il nuovo anno scolastico in Emilia Romagna scatterà – lo ricordiamo – lunedì 13 settembre.
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