REGGIO EMILIA – “E’ una scuola che, nonostante le rassicurazioni che arrivano dall’alto, sta attraversando una fase di profonda difficoltà dopo la ripresa post natalizia”, le parole di Barbara Bertani, insegnante di scuola primaria e attivista dell’associazione “priorità alla scuola” che raggruppa docenti, genitori e anche studenti. “La scuola è stata lasciata un po’ in balia di se stessa, ci sono ad esempio i referenti Covid che sono sotto una forte pressione”, ha aggiunto.
Tra le richieste avanzate dall’associazione anche l’accesso gratuito ai tamponi per studenti e personale scolastico, l’installazione di adeguati sistemi di ventilazione nelle classi, l’innalzamento della soglia dei positivi per attivare la Dad e la dotazione di mascherine FFP2. “A oggi, solo gli insegnanti che sono a contatto con alunni che hanno fragilità e non riescono a tenere le mascherine sono forniti di FFP2. Tutti gli altri le devono acquistare autonomamente”. Priorità alla scuola si dice favorevole all’allestimento di presidi vaccinali all’interno degli istituti, a patto che “non sia una cosa raffazzonata, servono investimenti su personale e strutture”.
Bisogna tornare a parlare di pedagogia, e di sistemi educativi, il Covid ha distolto l’attenzione dai reali problemi della scuola: “Non dobbiamo solo parlare di quante ore faccio io o quante ore fai tu. Si deve tornare a parlare di progetti educativi”.
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