REGGIO EMILIA – Mancano soli tre giorni alla ripartenza della scuola, per le superiori si tornerà in presenza con il 50% degli studenti. I sindacati però chiedono un rinvio, di almeno una settimana. Abbiamo intervistato la responsabile della Cisl scuola di Reggio, Monica Leonardi.
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“Come Cisl riteniamo che la scuola debba essere in presenza, la didattica a distanza è solo una misura emergenziale, ma con questo quadro epidemiologico abbiamo molte remore”.
In questo contesto la riapertura delle scuole, in particolare le superiori, il 7 gennaio è molto rischiosa secondo i sindacati. Sebbene si cominci con il 50% delle presenze. La Cisl, così come lo Snals o l’Sgb, hanno chiesto a livello nazionale un rinvio, almeno fino al 15. “Stiano ascoltando i dirigenti alle prese con la riorganizzazione degli orari, i docenti che sono preoccupati, abbiamo bisogno di dati migliori sull’andamento della pandemia, un’attesa di almeno di una settimana per vedere la situazione”.
A preoccupare la Cisl non è tanto il momento delle lezioni in classe. “Lì è garantita la sicurezza, lo abbiamo visto con le scuole elementari e medie, ma è il comportamento dei ragazzi fuori, quando devono prendere i mezzi pubblici e non sono sotto controllo”.
Secondo i sindacati sarebbe utile anche uno screening per tutta la popolazione scolastica. “Un monitoraggio con i tamponi rapidi ai ragazzi prima dell’accesso sarebbe una garanzia in più”.
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