REGGIO EMILIA – A una settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico emergono le preoccupazioni dei sindacati su sicurezza sanitaria e copertura degli organici. Venerdì nel centro di Reggio è stata fissata una manifestazione di protesta.
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I sindacati della scuola annunciano una mobilitazione per chiedere una ripresa in sicurezza delle lezioni. Il nuovo anno scolastico scatterà lunedì prossimo 13 settembre, venerdì alle 17 in piazza del Monte a Reggio i sindacati daranno vita a un presidio di protesta, per sensibilizzare le istituzioni. Al centro dell’attenzione ci sono gli aspetti legati alla sicurezza sanitaria, ma anche quelli relativi agli organici di personale docente e non docente, come spiega a Tg Reggio la responsabile scuola della Cisl per il territorio reggiano Monica Leonardi: “Nella nostra provincia restano da corpire ancora 2.200 posti tra supplenze e posti di ruolo”.
Dai sindacati poi si leva l’allarme sulle cosiddette classi pollaio: “Nel nostro territorio la media è di circa 22 alunni per classe, ma se in montagna ci sono classi con 12 alunni, in città ne abbiamo alcune anche con 30”, dice Leonardi.
Intanto la Regione ha specificato che in ambito scolastico la quarantena, per i contatti stretti, è di 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, e si conclude con test molecolare o antigenico. Per i non vaccinati, o per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 14 giorni, la durata della quarantena rimane di 10 giorni. Se il contatto stretto rifiuta il tampone, la quarantena è prolungata fino al 14° giorno dall’ultimo contatto con il caso, e la riammissione alla frequenza avverrà anche in assenza di molecolare o antigenico.
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