REGGIO EMILIA – “In quattro regioni, tra cui l’Emilia Romagna, misure restrittive da anticipare”. Così quest’oggi Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. E proprio in questi istanti i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti di Provincia si stanno collegando in videoconferenza con il governatore Stefano Bonaccini. E’ probabile che, già da domani, venga firmata un’ordinanza con nuove misure anti assembramento.
Anticipare l’orario di chiusura dei bar rispetto alle 18. E’ l’ipotesi principale per i prossimi giorni e i primi cittadini dei capoluoghi di provincia hanno osservato le loro città affollate di gente nel fine settimana, un’immagine che mal si combina con i dati della crescita del contagio che continuano a essere inquietanti.
La nostra provincia, assieme a Bologna e Modena, rimane salda sul podio negativo di quelle in cui la crescita di casi è più elevata. “Da Castelnovo Monti alla Bassa era pieno – le parole del presidente della Provincia reggiana, Giorgio Zanni – Il colore verde non era stato messo proprio per dire che il rischio zero non c’è e per non far calare l’attenzione, ma abbiamo visto che non c’è sufficiente consapevolezza. Come regione andremo verso l’arancione, anche se speriamo di no per l’economia, ma anche rimanendo gialli dovremo varare misure in più”.
Probabilmente già domani verrà firmata un’ordinanza con la quale verranno disposte misure e restrizioni ulteriori anti assembramento. “L’idea è quella di procedere tutti insieme, non a macchia di leopardo, per dare ai cittadini comunicazioni semplici ma univoche”.
Sono 282 i nuovi casi di positività al Covid tra città e provincia, di cui 239 sintomatici: 270 persone sono in isolamento domiciliare, 11 sono ricoverate in terapia non intensiva e una in terapia intensiva. L’età media dei contagiati è 45 anni. Per fortuna, non c’è stato nessun decesso a Reggio nelle ultime 24 ore.
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