REGGIO EMILIA – Lo stop alle 18 dei ristoranti è all’origine di una crisi profonda del settore, che nel Reggiano rischia di vedere chiudere il 65% delle attività. Intanto, alberghi e agriturismi con camere, esclusi dal Dpcm, possono continuare a servire la cena: una situazione che ha scatenato i soliti furbetti.
Gli stessi che, magari, si ritrovano in casa per cene con numerosi invitati – dove rispettare le norme è quasi impossibile – oppure compleanni organizzati in autogrill o tavolate con decine di persone all’interno di garage o capannoni.
L’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio Conte – in attesa del prossimo, in arrivo a ore – aveva infatti proibito le cene all’interno dei ristoranti, ma non in quelli compresi in alberghi e agriturismi con camere. L’unica attenzione, in questo caso, è il rigoroso rispetto delle norme anti contagio.
All’agriturismo Il Bove, in via Salimbene da Parma a Sesso, il titolare Lorenzo Melioli spiega che “può cenare solo chi affitta una camera. Tuttavia, non abbiamo più cerimonie e il danno è enorme”. La perdita per il settore è comunque evidente: si parla del 65% dei ristoranti che, nel Reggiano, sono a rischio chiusura.
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